C’era anche Thomas Bach, il Presidente del Cio, ad assistere al blocco delle finali della terza giornata di gare olimpiche di judo nel Nippon Budokan. Ad accoglierlo ci sono stati il presidente dell'IJF, Marius Vizer, Yasuhiro Yamashita, presidente del Comitato Olimpico giapponese e della All Japan Judo Federation, una fila di campioni olimpici compresi i tre giapponesi vincitori nelle prime due giornate ed i componenti la squadra dei rifugiati.

Anche le prestigiose autorità, dunque, hanno applaudito le medaglie d’oro vinte nei 57 kg da Nora Gjakova (Kos) e nei 73 kg Shohei Ono (Jpn).

“Ono è il miglior judoka che io abbia mai visto” ha detto Kosei Inoue, un altro gigante di questo sport, in tribuna d’onore assieme a Bach, Vizer e Yamashita.

Queste le dichiarazioni ed i commenti della terza giornata.

Kosei Inoue: "Ono è il miglior judoka che abbia mai visto in vita mia. È la combinazione perfetta di potenza, precisione e tecnica".

Ono Shohei: "Quando ho vinto il mio primo titolo olimpico ero giovane. Oggi, e dopo anni passati a sconfiggere tutti, posso dirvi che non è stato facile. Sono anche molto felice perché in tutti questi anni sono riuscito a rimani nella mia categoria di peso, e anche questo è un risultato".

Lasha Shavdatuashvili: "Sono un po' deluso ovviamente, ma Ono è il miglior judoka. È così forte e non sbaglia mai. Alla fine questo è judo e siamo uguali, ognuno con due mani e due gambe e le stesse opportunità. I migliori vincono. La mia strada verso la finale è stata dura ma ho sempre fiducia in me stesso e non mi arrenderò mai".

20210726 FBasile 7Fabio Basile: “Ho dato il massimo per tutti questi anni e avrei dato anche la mia vita su quel tatami. E così ho fatto. Chi ha visto il mio incontro sa bene come è andata, lui è riuscito a prendere il sopravvento dopo 9 minuti di combattimento all'estremo delle nostre forze. Stimo sinceramente questi uomini che stanno lottando per il sogno di una vita, quello di vincere le Olimpiadi e diventare dei dell'Olimpo. Complimenti An, sei stato fantastico”.

Nora Gjakova: "Non è stata la gara più bella ma non importa, l'importante era vincere. Voglio ringraziare Majlinda. Ha iniziato il percorso, ci ha supportato tutti. Senza di lei l'oro di Distria e il mio oro non ci sarebbero mai stati».

Majlinda Kelmendi: "Oggi ho visto tutti i suoi incontri e fin dall’inizio ho pensato che oggi sarebbe stata la sua giornata", mentre Driton Kuka l'allenatore ha dichiarato: "Il Kosovo è un piccolo paese ma una grande nazione di judo".

Sarah Leonie Cysique: "Ho bisogno di vedere il video perché non ho fatto nulla di sbagliato. Ho persino pensato che lei avrebbe ricevuto lo shido, quindi sono rimasta scioccata quando l'arbitro ha indicato me. Rispetto la decisione, ma voglio vedere di nuovo l'azione."

Jessica Klimkait ha messo al collo la prima medaglia olimpica nel judo per il Canada: "Non dico che sono stanca da Budapest. Il Mondiale è stato soltanto sei settimane fa, ma nessuna scusa. Tutto è stato fatto per arrivare qui ed ero pronta a vincere. Non so cosa sia successo."

Julia Kowalczyk (Pol) è stata una fra le diverse veterane della categoria che oggi, molto probabilmente, hanno partecipato ai loro ultimi Giochi Olimpici. Dopo Tokyo 2020 infatti, sicuramente alcuni fra i top player di oggi si fermeranno, ad esempio Telma Monteiro (Por), Hedvig Karakas (Hun) e Miryam Roper (Pan) potrebbero aver calcato il tatami per l'ultima volta, ma la più iconica è la 41enne Sabrina Filzmoser (Aut).

L’ultima uscita dal tatami di Sabrina è stata molto commovente e le delegazioni ed i funzionari presenti le hanno dedicato una vera e propria ovazione che ha fatto vibrare il Nippon Budokan. È stata un'ovazione degna dell'incredibile carriera di questa fuoriclasse che ha partecipato per la prima volta ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino, è stata numero uno mondiale, ha vinto due titoli europei e due medaglie di bronzo mondiali. Oggi che lascia il tatami di alto livello Sabrina rimane nel judo come Ambasciatrice dell’IJF ed è stata recentemente eletta Presidente della Commissione Atleti IJF della quale fa parte anche Matteo Marconcini. Un addio molto speciale per una atleta molto speciale.

Martedì 27 luglio, quarta giornata di gare olimpiche e tutto il Team Italia sarà con Maria Centracchio che, nei 63 kg, affronterà Damiella Nomenjanahary (Mad) e Christian Parlati che, negli 81 kg attende il vincitore fra Mohamed Abdelaal (Egy) e Attila Ungvari (Hun).

Le gare, che possono essere seguite in diretta streaming con un abbonamento su Discoveryplus, iniziano alle 4.00 e possono essere riviste anche On Demand.