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Judo

Esordio per Veronica Toniolo a Tel Aviv, bel 5° posto di Miceli

Non ancora maggiorenne, oggi Veronica Toniolo ha esordito nel suo primo Grand Slam. Sul tatami di Tel Aviv, la giovane judoka triestina al primo incontro ha messo a segno una vittoria sulla angolana Diassonema Mucungui, gestendo il combattimento con prudenza e astuzia, mettendo l'avversaria in condizione di accumulare tre shido dopo 3 minuti. Ad attenderla all'incontro successivo, la campionessa europea in carica Hedvig Karakas. La judoka ungherese non ha concesso molto spazio a Veronica, che comunque le ha saputo tenere testa, e dopo 2.30 minuti ha chiuso la pratica con un ippon di juji gatame a seguito di alcuni passaggi a terra. Veronica ha accusato dolore al gomito ed era ancora a terra, mentre veniva assegnata la vittoria all'ungherese e la gara continuava il suo corso, lasciando al tempo stesso la preoccupazione negli animi dei compagni di squadra e del papà e allenatore Raffaele.

"È delusa perché ha sentito che anche la Campionessa Europea SE era alla sua portata. - ha raccontato - Purtroppo ha commesso un errore nella lotta terra e la 31 enne ungherese l'ha punita. Resta l'amaro in bocca ma c'è la volontà di ripartire quanto prima. Arrivare a disputare un GS a 17 anni, battere la n. 34 al mondo e tenere testa per metà incontro alla campionessa Europea non è da tutti. Ripartiamo da qui."

Noi incrociamo le dita affinché l'infortunio della nostra azzurra non abbia grave entità e che possa tornare al più presto sul tatami.

Le altre prestazioni degli azzurri contano oggi il bel quinto posto di Mattia Miceli nei 66kg. L'azzurro si è confrontato al primo incontro con Diogo Cesar, 34enne portoghese passato alla Guinea Bissau e, dopo averlo messo schiena a terra dopo un minuto e trenta, con un wazari in controtecnica, ha gestito l’incontro senza esporsi a rischi gratuiti passando così il turno. Con il moldavo Denis Vieru, l’azzurro ha dato prova di grande solidità sotto ogni profilo conducendo un incontro senza errori e lasciando all’avversario dubbi e preoccupazioni crescenti, maturati con un golden score chiuso dopo 34” con un guizzo geniale. Ma un’altra prodezza era in arrivo da parte di Mattia che, nei quarti, ha affrontato e schiantato l’azero Nijat Shikhalizada a 35 secondi dal termine agganciando la gamba sul tentativo di azione dell’altro. La semifinale con Alberto Gaitero Martin è diventata subito problematica quando, sul primo attacco da lontano (ko uchi gari) di Miceli lo spagnolo ha replicato con de ashi barai. L’azzurro è caduto sul sedere, e l’appoggio delle mani dietro la schiena ha determinato il wazari da rimontare. Cosa che l’esperto spagnolo, ovviamente, non ha consentito. Gaitero Martin ha poi vinto l’oro, mentre Mattia è stato superato nettamente nella finale per il bronzo dall’uzbeko Sardor Nurillaev, che ha messo a segno due wazari sporchi, brutti e, purtroppo, corretti.

Nei 60 kg Angelo Pantano non è riuscito ad evitare il seoi del turco Miharc Akkus che lo ha sorpreso (wazari) già all’inizio, dopo venti secondi. L’azzurro ha aggiustato la guardia, ma inseguendo la rimonta si è aperto e ne ha incassato un altro poco prima di arrivare a metà incontro.

Nei 48 kg Assunta Scutto ha messo subito in mostra un atteggiamento aggressivo cercando la presa e l’azione. La prima occasione è arrivata sul bordo, allo scadere del primo minuto, ed Assunta ha afferrato, rovesciato ed immobilizzato la statunitense che non è riuscita nemmeno a muoversi. Assunta Scutto ha poi affrontato senza tentennamenti anche l’esperta portoghese Catarina Costa, con la quale ha condotto un incontro pregevole sul filo di un equilibrio infranto soltanto al golden score. Dopo 1’17” infatti, la Costa ha azzeccato un seoi reverse che ha chiuso la partita.  

Francesca Giorda, a sua volta nei 48 kg, si è battuta allo stremo con la tedesca Katharina Menz, ha attaccato e proseguito a terra, in alcuni casi è sembrata anche essere vicina alla conclusione, mentre in altri è riuscita a salvarsi dagli attacchi della tedesca. Al golden score, con le sanzioni sul 2 a 2, si è proseguito per altri 7 minuti quando un attacco, reso impreciso dalla stanchezza dell’azzurra, è stato penalizzato con il terzo shido. 

Nei 57 kg in gara anche Silvia Pellitteri che, purtroppo, non è riuscita ad evitare che la portoghese Wilsa Gomes infilasse il suo pericoloso seoi nage.

Domani, seconda giornata, e gli azzurri in gara saranno nuovamente sei, Nadia Simeoli (63), Alice Bellandi (70), Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Kenny Komi Bedel, Antonio Esposito (81).