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Judo

Tokyo 2020 - Pronti per il Mixed Event!

Domani il debutto per la gara a squadre in un’Olimpiade. Uno spettacolo unico all’interno del mondo del judo. Tre donne, tre uomini, una squadra, un obiettivo. 

Dodici le squadre ammesse, in pratica si tratta delle nazioni che hanno qualificato il numero sufficiente di atleti nell’individuale per coprire le sei categorie stabilite (-57, -70, +70, -73, -90, +90). E l'Italia c'è.

“Non partiamo come favoriti, perché le categorie di questa gara a squadre non sono le nostre categorie di qualificazione. - commenta il tecnico Francesco Bruyere - Nei +70 e +90 dobbiamo far scalare i ragazzi, così come nei 57 kg potranno combattere sia Odette che Francesca, ma questo non ci spaventa perché in questi anni più di una squadra si è creata una vera e propria famiglia, nella quale ciascuno di noi ha fiducia nell’altro, nel compagno ed in quello che gli sta accanto. Ognuno di loro sono certo che combatterà al 100% per sé, per la squadra e per quello che sta rappresentando oggi qui, in queste Olimpiadi, il nostro Paese, l’Italia.  
Tutti sono ugualmente motivati, anche chi ha perso è ritornato in pista, c’è la voglia di rifarsi dalla delusione per chi l’ha avuta e di ritrovare le motivazioni giuste.
Non dubito che le troveranno tutti e combatteranno con tutte le forze per fare la storia anche in questo caso.
È la prima volta che si fa la gara a squadre alle Olimpiadi, solo dodici squadre hanno avuto i requisiti per partecipare ed è un grande orgoglio esserci, l’evento è percepito in tutta la sua grandezza e nessuno si tirerà indietro quando sarà necessario salire nella categoria superiore, in tutti i casi ognuno esprimerà il massimo possibile.
Questa nostra grande squadra ha già dimostrato più volte che nessun risultato le è precluso. Siamo pronti!”

I padroni di casa partono come squadra favorita, da che detengono il titolo mondiale dalla prima edizione in cui la gara a squadre mista è stata inserita nei campionati del mondo nel 2017. Alle loro spalle i pronostici sono a favore della Francia che nelle ultime tre edizioni si è piazzata al secondo posto. 

Ma avere dei campioni stellari nella propria squadra non è l’unico elemento che conta. In questo tipo di competizione, è essenziale lo spirito di squadra, l’unione che lega i suoi componenti. Ed ecco che allora anche il Brasile, la Corea, il Comitato Olimpico Russo, l’Uzbekistan, la Mongolia, la Germania, i Paesi Bassi, Israele e anche la nostra Italia possono lasciare la loro impronta in questa storia edizione Olimpica.

Ma nel pieno spirito del judo, oltre alle squadre nazionali, ci sarà anche il team olimpico dei rifugiati a salire sul tatami, con l’intenzione di mandare un messaggio di solidarietà e speranza al mondo. 

Riuscirà il Giappone a conquistare il primo titolo olimpico a squadre della storia o qualche squadra riuscirà a emergere e a scombinare tutti i pronostici?

Lo scopriremo insieme domani, nell’ultima giornata di judo in questa Olimpiade che non dimenticheremo tanto facilmente.