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Judo

“Un sogno sulla carta e… ai piedi dell’Everest”: aiutiamo Gino Gianmarco a raggiungere la sua vetta

Se con la rubrica fenomeni abbiamo scovato diversi talenti tra le nostre discipline, oggi siamo qui per portare alla vostra attenzione il lavoro di uno dei nostri judoka regionali che sta provando a realizzare un piccolo, grande sogno. 
Lasciamo che siano proprio le parole di Gino Gianmarco Stefanel, l'autore di cui stiamo parlando, a raccontarvi di cosa si tratta.

"“Un sogno sulla carta e… ai piedi dell’Everest” è una campagna di crowdfunding caratterizzata da due aspetti, fra loro collegati: la pubblicazione del romanzo “Dentro fino alle ossa” e il supporto al progetto “Judo Everest Scholarship”, che ha Sabrina Filzmoser come figura di riferimento.

Quella di Francesco, il protagonista del romanzo, è una storia che ho in testa e che desidero condividere da moltissimo tempo. L’idea di base risale a quando frequentavo l’università, la prima stesura al periodo in cui scrivevo la tesi magistrale. Al mattino lavoravo per finire l’università, mentre il pomeriggio, per lo più “di nascosto”, sviluppavo quella che è tutt’oggi l’ossatura del romanzo. Scrivere è una cosa che occupa una grossa quantità del mio tempo ma che, fino a quando non ho qualcosa che reputo pronto, preferisco tenere privata. Successivamente, ho rimaneggiato ancora a lungo il libro, arrivando quasi a riscriverlo integralmente per due volte, seguendo anche io un percorso di crescita a tratti simile a quello del protagonista del romanzo.

Francesco è un judoka che vuole a tutti i costi partecipare alle Olimpiadi, fino ad esserne ossessionato. Le sue vicende sportive, tuttavia, sono solo una parte del cammino di Francesco e possono essere viste anche in chiave più generale. Ho scelto judo perché lo sport che amo e conosco più a fondo, ma anche perché si adatta bene alla storia che volevo raccontare e alle conclusioni a cui volevo arrivare. Son un agonista a cui piace combattere (e non vedo l’ora di poter tornare a farlo non appena il fisico me lo permetterà), ma penso anche che il judo offra molti spunti oltre allo shiai, motivo per il quale, ad esempio, faccio anche kata. Il judo è molto più di uno sport e ho voluto inserire all’interno del romanzo alcuni aspetti della “via della cedevolezza” propri del pensiero di Jigoro Kano: Seiryoku Zenyo (massima efficienza) e Jita kyoei (mutua prosperità).

In particolare, la mutua prosperità e il concetto di judo family (all’interno della quale si combatte, ma anche ci si aiuta), sono gli aspetti che legano le due parti del progetto. Quando la casa editrice ha proposto di pubblicare il libro attraverso una campagna di crowdfunding, fin da subito abbiamo pesato a qualcosa che andasse oltre la semplice raccolta fondi per coprire i costi di pubblicazione. Grazie a Elisabetta Frattini sono entrato in contatto con Sabrina Filzmoser. Sabrina è un personaggio incredibile: oltre ad aver partecipato alle olimpiadi, è stata una delle atlete più longeve del circuito internazionale e di recente è stata in vetta all’Everest, partendo in bicicletta dal livello del mare. Nonostante ciò, si è dimostrata fin da subito incredibilmente disponibile, entusiasta del progetto e ha risposto ai miei messaggi anche dai Campi Base. Sabrina da tempo aiuta piccole comunità nepalesi che vivono in villaggi sperduti, lontano da ogni comfort, attraverso progetti sportivi, come il “Judo Everest Scholarship project” che viene supportato da questa campagna. Si tratta di piccole e povere comunità di bambini e ragazzini che ruotano attorno a dei dojo che hanno costante bisogno di aiuto, soprattutto in questo periodo in cui il turismo si è drasticamente ridotto.

La campagna ha una durata breve (terminerà il 16 luglio) e ha un obiettivo minimo piuttosto ambizioso, tuttavia necessario per poter garantire un importo adeguato a sostegno del progetto delle scuole di judo in Nepal. Pertanto ogni contributo è importante."

Per prendere parte alla campagna e scoprirne di più, questo il link: Un sogno sulla carta...e ai piedi dell'Everest