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Judo

Il judo FVG è ripartito con il Sole e mare camp

Il judo è ripartito anche in Friuli Venezia Giulia con un centinaio di judoka che hanno partecipato alle cinque giornate del Sole e mare Camp organizzate nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro, prima iniziativa dopo il lockdown. È molto soddisfatto Raffale Toniolo, responsabile dell’organizzazione assieme a Monica Barbieri ed ai fratelli Massimo e Pierangelo che, non ha offerto soltanto un’agognata opportunità di allenamento agli atleti della Ginnastica Triestina, ma è riuscito a garantire le condizioni di sicurezza che hanno attratto anche la partecipazione da diverse regioni d’Italia.

“Più che il coraggio per fare questo stage -ha detto il coach della Ginnastica Triestina- abbiamo sentito il dovere, sia verso una tradizione, che verso tutte le società di judo, il dovere d’infondere a tutti un po' di ottimismo, perché si può e si deve ripartire anche con gli sport di contatto come il nostro”. Questa volta però, anche un ‘organizzazione rodata come la vostra è stata messa sotto pressione dalle numerose regole da rispettare. Com’è andata sotto questo profilo?

“Sicuramente è stato più complicato rispetto le precedenti edizioni, tanta la burocrazia in più, stringenti i protocolli cui attenersi, dal misurare la temperatura ai ragazzi, al rispetto delle linee guida federali per farli lavorare solo con un partner per ogni allenamento o, dividerli come previsto per i centri estivi in piccoli gruppetti che non possono mischiarsi fra loro. È stato sicuramente tutto molto più difficile per noi organizzatori, devo dire però che leggere la felicità negli occhi di questi ragazzi mentre facevano le prese al judogi degli altri e sentire anche l’incoraggiamento dei loro genitori, è stata questa la benzina migliore”.

L’esperienza dunque è stata positiva sotto tutti i punti di vista?

“L’esperienza è stata assolutamente soddisfacente, ed in questo caso non importano i numeri, importa essere stati i primi a ripartire e spero che ora tanti altri seguano il nostro esempio, rispettando sempre le regole ovviamente. Gli atleti sono arrivati da Piemonte, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e, ovviamente, dalla nostra regione. È stata una buona risposta, e saremmo partiti ugualmente anche con una partecipazione inferiore. Sì, siamo davvero soddisfatti. Bisogna saper gettare il cuore oltre l’ostacolo, perché siamo judoka e dobbiamo organizzarci bene, sempre rispettando le regole”.

A mettere il cappello su questo Sole e mare Camp però, è Alberto, un ragazzino del Kodokan Chieti che, lasciando il tatami dopo l’ultimo allenamento, quasi fra sé e sé ha detto: “Fare judo è bellissimo, lo faccio da 11 anni e non vorrei mai scendere dal tatami. Avevo chiesto al maestro di fermarci ancora un po' a fine lezione, ma dobbiamo andare... peccato, perché fare judo è sempre bellissimo!”.