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Judo

Europei U21, a Parenzo quinta Mengucci e Tavano settima

Con il bel quinto posto che Carolina Mengucci ha ottenuto nei 78 kg ed il settimo di Asya Tavano nei +78 kg, anche la terza giornata del campionato d’Europa juniores a Parenzo ha regalato emozioni alla squadra azzurra guidata da Laura Di Toma, Raffaele Toniolo ed Alessandro Comi. Ed anche oggi, tutti gli azzurri impegnati si sono battuti con impegno e generosità, anche quando il risultato non li ha premiati.

Così è stato ad esempio per i nostri due 90 kg, Gennaro Pirelli che, saltato il primo turno, è stato fermato agli ottavi dall’ucraino Tymur Valieiev e per Daniele Accogli, fermato ai sedicesimi dal solido ungherese Peter Safrany, poi salito sul terzo gradino del podio.

È approdata alla semifinale dei 78 kg invece, Carolina Mengucci, che ha vinto e convinto sia con la russa Viktoria Sokolova, che l’ungherese Szilvia Farkas, prima di esser costretta a cedere il passo alla slovena Metka Lobnik e la francese Habi Magassa, oggi entrambe in gran forma ed alla fine rispettivamente oro e bronzo.

Ed è stato praticamente lo stesso destino per l’udinese Asya Tavano che, dopo l’ippon velocissimo inflitto alla spagnola Nisrin Bousbaa Dab, è stata fermata da Lea Fontaine (Fra), campionessa uscente che poi ha confermato il suo titolo, e da Ruslana Bulavina (Ukr), che ha poi concluso la gara al terzo posto. “A distanza di un anno dall’ultimo confronto con le avversarie internazionali e con il sopraggiunto cambio di classe - ha detto Asya - la percezione è stata di essermi molto migliorata ed aver acquisito sicurezza! Certo, ho commesso degli errori nel terzo ed ultimo incontro, ma il lavoro sulle prese nel lungo periodo di lockdown mi ha resa più sicura nella gestione degli incontri. Il settimo posto un po' mi rammarica, ma guardo avanti e questo risultato fa già parte delle giuste motivazioni per la prossima gara!”.

L’Italia dunque, chiude questo complicatissimo campionato con una prova collettiva estremamente significativa, che va ben oltre il risultato acquisito ed evidenziato nel medagliere dalle due medaglie di Giulia Carnà, argento nei 48 kg e Veronica Toniolo, bronzo nei 57 kg e dai quattro piazzamenti, quinta Mengucci e settimi Mella, Magnani e Tavano. In questo lavoro di squadra infatti, sono state estremamente importanti le scelte logistiche fatte in seguito all’esperienza di Budapest e la relazione puntuale che il ‘Covid Manager’ ha sostenuto di fronte la commissione EJU a Parenzo, senza le quali tutta la squadra non avrebbe gareggiato.

E, più squadra che mai, devono essere considerati anche Kenny Bedel, Leonardo Valeriani ed Antonio Bottone, potenziali protagonisti nelle rispettive categorie fermati in questa penosa circostanza dal dovere di difendersi dal virus. “È stato un Europeo molto strano ovviamente, com’è strano e difficile questo periodo. - ha detto Laura Di Toma- In generale si percepisce e si nota in tutti sul tatami che manca qualcosa. Manca avere gareggiato, essersi preparati per raggiungere sogni che man mano venivano cancellati. Qui, in un Europeo blindatissimo, anche oggi i nostri ragazzi hanno combattuto e dato il massimo, ma qualcosa è mancato. Ho seguito la finale per il terzo posto di Carolina e, peccato davvero, non è riuscita a recuperare un wazari subito all'inizio. Migliorerà, miglioreranno tutti man mano che migliorerà la situazione della pandemia, se non la daranno vinta a questo virus”.

Classifiche terza giornata

90: 1. Francis Damier (Fra), 2. Alex Cret (Rou), 3. Mansur Lorsanov (Rus) e Peter Safrany (Hun)

100: 1. Ilia Sulamanidze (Geo), 2. Mert Sismanlar (Tur), 3. Daniel Eich (Sui) e Eduard Serban (Rou)

+100: 1. Richard Sipocz (Hun), 2. Yevheniy Balyevskyy (Ukr), 3. Saba Inaneishvili (Geo) e Valeriy Endovitskiy (Rus)

78: 1. Metka Lobnik (Slo), 2. Kim Hooi (Ned), 3. Habi Magassa (Fra) e Inbar Lanir (Isr)

+78: 1. Lea Fontaine (Fra), 2. Marit Kamps (Ned), 3. Elis Startseva (Rus) e Ruslana Bulavina (Ukr)

Medagliere: 1. Russia (4-1-4), 2. Francia (3-1-3), 3. Serbia (2-0-1), 4. Georgia (1-1-1), 5. Ungheria (1-0-2), 6. Slovenia (1-0-1), 7. Polonia (1-0-0), 8. Repubblica Ceka (1-0-0), 12. Italia (0-1-1)