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Karate

Karate - Cinque finali conquistate per gli azzurri nelle categorie individuali

Sono cominciati martedì i mondiali di karate e para-karate a Madrid che vedono in tutto 26 azzurri in gara.
E' partita bene l'Italia che, nella prima mattinata di gare, ha visto Viviana Bottaro e Mattia Busato conquistare le finali per il bronzo nel kata individuale: sabato se la vedranno rispettivamente contro il tedesco Ilja Smorguner e la francese Alexandra Feracci. Il 25enne veneto, dopo aver superato l’indonesiano Zaresta Yuda Zigi per 3-2, il neozelandese Isaac Hoshi per 4-1 e il malese Lim Chee Wei per 3-2, trova lo stop con il detentore del titolo, il giapponese Ryo Kiyuna che si impone per 5-0. Con l'approdo in finale del nipponico arriva il ripescaggio per l'azzurro che batte l'atleta del Kuwait Mohammad Almosawi (3-2), conquistando la finalina: “Sono davvero contento. Kyuna è in formissima, è il suo momento, e per certi aspetti ora è quasi imbattibile. Da parte mia posso dire di essere in crescita continua, acquisto maggiori sicurezze e ci voleva una gara positiva come questa. Il tedesco? Lo conosco e so di poter fare bene". La seconda gioia azzurra arriva da Viviana Bottaro che domina le eliminatorie vincendo nettamente su la sudcoreana Ada Wong (5-0), la venezuelana Valerya Hernandez Moyeda (5-0), la statunitense Sakura Kokumai (5-0) e la ceca Veronika Miskova (4-1): l'azzurra cede solo in semifinale, superata dalla giapponese Kiyou Shimizu (5-0). . “Ho dato il massimo, ma per battere la campionessa in carica si deve davvero rasentare la perfezione. Ammetto che il giudizio netto mi sta stretto, forse quell’aurea attorno ai nipponici non è svanita del tutto, ma lei è stata davvero brava. La mia avversaria per la medaglia è valida, ma l’ho già battuta in altre occasioni. Io penserò solo a godermi le grandi emozioni che solo una finale iridata ti può dare, voglio vincere”.

Niente da fare per gli azzurri in gara martedì scorso nelle categorie più pesanti. Simone Marino (+84 kg), Clio Ferracuti (+68 kg), Silvia Semeraro (-68 kg) e Michele Martina (-84 kg) escono nelle eliminatorie senza possibilità di ripescaggio. 

E se nella prima giornata sono state due le finali conquistate, mercoledì se ne sono aggiunte altre tre: sono salite a quota cinque le finali conquistate dagli azzurri. Si sono aggiunte, infatti, le due finali per il titolo di Luigi Busà e Angelo Crescendo e la finale per il terzo posto di Laura Pasqua. Il primo a portare in alto i colori azzurri è stato il 31enne avolese che, nei -75 kg, supera in semifinale l'azero Rafael Aghayev per 2-1:  "Quando combattiamo contro sembra che il tempo si fermi, tutti ci guardano, e vorrei ringraziare tutti i presenti perché sentire l’intero palazzetto che chiama il tuo nome è da brividi”. Un percorso incredibile quello di Luigi che prima ha superato in successione il ruandese Espoir Ntungane per 2-1, lo slovacco Matius Lieskovkiy per 2-0, l’inglese Joe Kellaway per 4-0 e l’uzbeko Dastonbek Otaboalev per 1-0. Sabato se la vedrà per il titolo con l’iraniano Bahman Ashgari Ghoncheh: “Lui è molto bravo, ma io la ciliegina sulla torta ce la voglio mettere!”. Esordio da brividi quello di Angelo Crescenzo nei -60 kg che conquista la finale per il titolo stupendo ed emozionando:il già vicecampione europeo elimina in successione il danese Casper Lidegaard (1-0),l’ azero Firdovsi Farzaliyev (2-0), l’uzbeko Sadriddin Saymatov (1-0) e il venezuelano Jovanni Martinez (0-0, hantei) per poi concludere il suo percorso dominando anche la semifinale con il marocchino Abdessalam Ameknassi per 4-1: “Dopo aver messo a segno il primo punto sono andato dritto come un treno verso la vittoria. È stato inaspettato, ma vissuto tutto nel migliore dei modi, ero tranquillo e il tifo mi ha dato una carica enorme. Sempre sabato incontrerà il giapponese Naoto Sago. L'ultima gioia azzurra arriva da Laura Pasqua nei -61 kg: uscita vittoriosa dalla sua pool dopo aver battuto la dominicana Karina Diaz (3-1), la statunitense Elisa Fonseca (5-0) la colombiana Stefanny Medina (1-0) e la canadese Haya Jumaa (2-0), si ferma in semifinale contro la cinese Xiaoyan Yin per 3-1: “È mancato davvero poco, però sono felice, era da tempo che non mi sentivo così bene sul tatami, sono stati cinque incontri disputati con una sola certezza: voler essere me stessa". Per il bronzo se la vedrà con la marocchina Btissam Sadini. 

Niente da fare per gli altri azzurri in gara. Sara Cardin si ferma ad un passo dalla finalina per il bronzo nei -55 kg, sconfitta nel ripescaggio precedente dalla bulgara Ivet Goranova (1-0). Stop anche per Luca Maresca nei -67 kg, battuto al secondo turno dall’egiziano Ali Elsawy (1-0).