images/friuli_venezia_giulia/medium/Davide_Benetello.jpg
Karate

Davide Benetello, da Campione del Mondo al comitato CIO

Primo campione del mondo per l'Italia: Davide Benetello ha avuto nel tempo il soprannome di "king of ura-mawashi" scrivendo pagine di storia del karate.

L'avventura nel mondo di quest'arte marziale comincia per Davide nel Karate Club Monfalcone sotto la guida dei Maestri Oggianu e Ruberti e da lì, passo dopo passo, arrivano i primi successi, come la vittoria del Campionato Italiano Giovanile nel 1991 che gli apre le porte verso il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle.

E con questa veste, indossata per 16 anni, vince più volte il titolo italiano, ne conquista 3 europei e nel 1994 guadagna il primo storico oro in un campionato del mondo, diventando capitano non solo della squadra, ma anche della Nazionale Italiana.

Conclusa l'attività agonistica, Davide fa il suo ritorno in Friuli nel 2007 e nel 2008 il presidente della Federazione Mondiale Antonio Espinos gli propone di entrare a far parte della Commissione Atleti WKF. 
Comincia così un percorso diverso, ma sempre mosso da una infinita passione verso questo sport, tanto che nel 2012, dopo aver realizzato diversi progetti, viene invitato ad assistere ad un Comitato Esecutivo della WKF e viene nominato vice presidente della Commissione Atleti (divenendone presidente poi nel 2014).
Carica che gli permette di entrare di diritto a far parte del Comitato Esecutivo della WKF grazie allo statuto di quest'ultima e attraverso un lavoro capillare nei regolamenti e nel coinvolgimento per il karate olimpico diventa membro della Commissione Mondiale per Tokyo 2020.
E' quindi membro della Commissione dei regolamenti gara della WKF e il Comitato Olimpico Internazionale lo nomina membro della commissione per la creazione della carta dei dirittie dei doveri degli atleti.

Come se non bastasse già tutto questo, dal 2016 assume anche la carica di Consigliere Federale Fijlkam.
"Stiamo facendo un lavoro importante che, grazie anche ai miei impegni e contatti con il CIO, mi permettono di dare delle giuste direzioni e di trovare il modo migliore per interagire con la Federazione nell'ottica di Parigi 2024".

Se per Tokyo, infatti, la presenza del karate è certa, per le Olimpiadi successive non vi è altrettanta sicurezza. Non essendo uno sport d'elité olimpica, spetta al paese ospitante scegliere le discipline da includere.

"Siamo positivi perché il karate in Francia è uno sport molto popolare. - commenta Davide - Si contano circa 250000 tesserati ed inoltre vi sono già presenti diverse strutture già abibite alla nostra disciplina. A giugno del prossimo anno avremo la conferma della presenza o meno del karate alla XXXIII olimpiade."

Ed è forse proprio anche la spinta di Tokyo 2020 che ha fatto sì che il movimento sia stia subendo una forte crescita.
"Dopo l'esclusione del karate come disciplina olimpica a favore di golf e rugby a 7 nel 2005, si era registrato un forte calo, ma dal 2016, quando è stata confermata la notizia di Tokyo 2020, il movimento è letteralmente esploso, anche se ancor oggi per noi come in altre discipline è presente il fenomeno dell'abbandono precoce. I ragazzi tendono ad andare avanti fino a circa 18 anni, salvo poi smettere in favore degli studi o del lavoro. Fortunatamente, in Italia comunque c'è la presenza dei gruppi delle forze armate che consentono agli atleti anche di intraprendere una strada che permette loro di continuare a gareggiare e a praticare ad alti livelli questa disciplina. Per il karate si tratta principalmente di Fiamme Oro, Esercito, Carabinieri e Fiamme Gialle e, girando tutto il mondo, posso assicurare che questa realtà organizzativa che è presente in Italia è qualcosa di più unico che raro."

 A dimostrare questa crescita, basti considerare i risultati che gli azzurri stanno raccogliendo negli ultimi anni a livello internazionale.
"Se pensiamo alla prossima olimpiade, per il kata sicuramente le grandi speranze sono riposte in Viviana Bottaro e Mattia Busato, entrambi bronzo agli ultimi mondiali. Se parliamo di kumite, invece, gli atleti di spicco sono l'oro di Madrid Angelo Crescenzo, Luigi Busà e Sara Cardin, che ora purtroppo avrà sei mesi di stop a causa di un brutto infortunio. I posti a disposizione sono pochi, 10 per ogni categoria e verranno destinati prendendo i primi 4 del ranking mondiale, i primi tre classificati ad un evento che si terrà a Parigi a maggio 2020, due saranno assegnati per rappresentanza continentale e uno di diritto sarà di un giapponese in quanto paese ospitante. Non sono molti, contanto inoltre che nel kumite sono state accorpate alcune categorie: dalle 5 tradizionali, infatti, si passerà a tre soltanto (67, 75, +75 kg maschili e 55, 61, +61 kg femminili). I posti sono pochi, ma la nostra compagine è forte tanto che nelle manifestazioni europee siamo sempre al primo o secondo posto e in quelle mondiali guadagnamo sempre piazzamenti importanti."

Se si parla di appuntamenti più vicini, però, Davide non ha dubbi nel parlare della Youth League che avrà luogo tra poche settimane a Carole che vede già esauriti i 2000 posti riservati per gli atleti della manifestazione WKF e ne conta già 1000 iscritti per la Venice Cup, rivolta alla classe senior, che si terrà in un palazzetto adiacente. "Non si tratta solo di una manifestazione agonistica. Saranno presenti delegazioni provenienti da ogni parte del mondo e sarà un coinvolgimento davvero a 360°, che vedrà il culmine in un evento festivo che si terrà sabato sera."

E in quanto a manifestazioni da appuntare, se si guarda al 2019, il primo è senza dubbio lo stage organizzato proprio da Benetello a Tarvisio dal 3 al 6 gennaio.
"E' un seminario ormai giunto alla nona edizione ed è un evento che registra sempre un costante incremento. La chiave di successo, secondo me, risiede sostanzialmente in due elementi: il primo è che si tratta di un ambiente famigliare, tutti si sentono parte di una famiglia e nessuno torna a casa senza portare con sé dei ricordi di questa esperienza; in secondo luogo, si tratta di uno stage che ha il vanto di aver portato sul tatami almeno una trentina di nazioni diverse, proponendo istruttori di livello. Si consideri ad esempio che quest'anno avremo con noi Damian Quintero e Ivan Leal."

Un evento che senza dubbio porta una concentrazione importante in Friuli Venezia Giulia dove, probabilmente, il movimento del karate necessita ancora di qualche spinta e coinvolgimento.

Riconfermato per i prossimi 4 anni come presidente della Commissione Atleti, Davide Benetello è una figura eccentrica, capace, dinamica, ma soprattutto mosso da una sana e sincera passione per quella disciplina che ha saputo dargli tanto dentro e fuori il tatami.
E' una di quelle persone che trasmettono positività, progresso, propositività. Uno di quel tipo di persone che quando ci parli ti fanno pensare "magari fossero tutti così".

 

Curriculum Vitae Davide Benetello