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Judo

L'inno italiano suona per Lombardo, Giuffrida d'argento nella prima giornata degli Europei

Arrivare a disputare un Europeo è il frutto di un percorso lungo mesi. Richiede preparazione, lavoro.
E anche se il judo è uno sport individuale, per calcare quel tatami, quello che ci deve essere alla base è un lavoro di squadra. Lo stesso principio vale nel raccontare un evento come questo. Ieri sera, ci siamo ritrovati in una call zoom veloce per coordinarci su come seguire insieme questo evento che appassiona tutti noi. C’è chi si è proposto per scrivere, chi per contattare una persona, chi un’altra… ci siamo suddivisi i compiti per potervi raccontare al meglio queste giornate, perché è così che si può raggiungere un obiettivo: lavorando insieme.
E le medaglie che oggi Manuel Lombardo e Odette Giuffrida hanno messo al collo, sono anche frutto di un lavoro collettivo e del supporto che una squadra sa dare ai propri compagni. 

Manuel finalmente è riuscito ad abbattere quel tabù che sembrava essere quasi una “maledizione”. Mettendo in fila quattro splendide vittorie, è riuscito a mettere al collo la medaglia d’oro in quella competizione che fino a pochi mesi fa gli precludeva anche solo il podio.
Manuel ha seguito una gara perfetta, superando il croato Klacar, il belga Van Gasbeke, il portoghese Crisostomo e in finale il georgiano Margvelashvili, tutti per ippon e con una lucidità e determinazione che si percepiva anche solo dai suoi occhi.

Odette ha messo al collo la medaglia d’argento dopo l’oro conquistato a Praga pochi mesi fa. Durante il suo percorso odierno, la judoka romana ha infilato tre vittorie sulla portoghese Ramos, l’ostica ungherese Pupp e l’altrettanto difficile avversaria israeliana Primo. Giunta in finale, Odette ha trovato l’unico scoglio nella francese e prima nella ranking mondiale Buchard che, dopo lo stop dell’anno scorso è tornata a salire sul gradino più alto della competizione europea.

Replica il settimo posto conquistato a Praga, invece, Angelo Pantano nei 60 kg. Dopo aver superato il ceco Pulkrabek e l’ucraino Lesiuk, l’azzurro è stato fermato ai quarti dall’israeliano Kokolayev e poi ai recuperi dall’azero Huseynov.

La nostra Veronica Toniolo, alla sua prima esperienza nell’europeo senior, non è riuscita a superare il primo turno, seppur tenendo testa alla più esperta Rogic (Srb), cedendo il passo solamente per l’accumulo di sanzioni, di cui l’ultima ha fatto alzare le braccia anche al papà-allenatore Raffaele.
"L’incontro di Veronica tatticamente è andato come lo avevamo impostato. - ha detto Raffaele - Purtroppo l'arbitro ha giudicato shido un'uscita di Veronica che non poteva essere sanzionata per due motivi: il primo perché è avvenuta su azione di Veronica ed il secondo perché la serba è rimasta a lungo con la presa doppia a spingere verso l'esterno. Resta l'amaro in bocca perché Veve può vincere anche con queste atlete più esperte e costruite nonostante i suoi 17 anni. Lavoreremo ancora di più per il futuro.”

Per quanto riguarda gli altri azzurri, in cinque hanno condiviso la stessa sorte, superando il primo turno, ma trovando lo stop poi agli ottavi. 
Scendendo nel dettaglio, Alessandro Aramu nei 60 kg dopo aver superato il tedesco Heyder, ha trovato lo stop contro il francese Khyar. Nei 48 kg, sia Francesca Giorda che Francesca Milani, dopo aver superato la moldava Budescu e la turca Senturk, sono state accomunate da un sorteggio sfortunato, venendo fermate al secondo turno rispettivamente la numero uno e due del ranking mondiale: la kosovara Krasniqi e l’ucraina Bilodid. 
Stop agli ottavi anche per Martina Castagnola nei 52 kg e per Silvia Pellitteri nei 57 kg. La prima ha superato la turca Korkmaz e poi è stata superata dalla spagnola Perez Box; mentre la seconda dopo essersi imposta sull’ucraina Shylova, ha concluso la sua gara contro la russa Mezhetskaia. 

Fuori al primo turno, invece il giovane Mattia Miceli nei 66kg, al primo europeo senior, proprio come la nostra Veronica.

Se allarghiamo lo sguardo però, oltre a quella che è stata la gara dei nostri azzurri, non possiamo non considerare che forse il personaggio simbolo di oggi è Telma Monteiro che ha messo al collo la sua sesta medaglia d’oro in un campionato europeo, delle 15 totali conquistate in questa competizione a partire dal 2004. Un oro, quello di oggi, reso ancora più speciale perché conquistato in casa, in Portogallo. Quel Portogallo di cui 9 anni fa è stata portabandiera alle Olimpiadi di Londra.

Domani si torna sul tatami per seguire la gara di Fabio Basile e Giovanni Esposito nei 73 kg, Christian Parlati e Antonio Esposito negli 81 kg e Maria Centracchio nei 63 kg. Sempre come gruppo, sempre come squadra, loro sulla materassina, noi qui dietro ad uno schermo a raccontarvi una storia che speriamo possa essere bella tanto quanto quella di oggi.