Judo
17
Ago
2019

Tokyo 2019: il siciliano Elios Manzi punta in alto


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La marcia di avvicinamento all’appuntamento più importante dell’anno sta ormai per concludersi per la Nazionale Italiana di judo, impegnata dal 25 agosto al primo settembre nei Campionati del Mondo 2019 di Tokyo, in Giappone. Si combatterà al Nippon Budokan per una rassegna iridata ricca di significati, e valevole anche come Test Event in vista dei Giochi Olimpici 2020, ma l’obiettivo principale per gli atleti azzurri sarà quello di fare più strada possibile per incamerare punti determinanti nei ranking di qualificazione a Cinque Cerchi.

La selezione tricolore si presenta nel Paese del Sol Levante con un gruppo giovane e ormai sempre più consolidato formato da 13 atleti di cui 9 uomini (massimo contingente) e 4 donne che vanno a caccia di un risultato prestigioso in modo da riportare l’Italia su un podio iridato per la prima volta dopo l’argento di Matteo Marconcini nei -81 kg a Budapest nel 2017. Si riparte dalle zero medaglie dell’ultimo Mondiale di Baku ma la stagione in corso ha fornito indicazioni positive per tutti i componenti della squadra e fra questi anche il siciliano Elios Manzi, che dopo un susseguirsi di infortuni e dopo un periodo nella categoria dei 66 kg, decide di tornare alla 60 kg con l’obiettivo di bissare la qualificazione olimpica di Rio 2016. 

La squadra azzurra si trova già in Giappone da qualche giorno! Nulla è stato lasciato al caso per questo appuntamento, ed anche per la rifinitura si è cercata la massima cura.  La squadra, seguita dai coach azzurri Francesco Bruyere e Roberto Meloni starà una settimana a Fujeda per ambientarsi e per svolgere la rifinitura. Il mondiale è il mondiale ed in Giappone l’evento sarà magico; sicuramente è la gara più difficile dell’anno, ma l’alto livello dei nostri avversari non ci preoccupa commentano i coach azzurri.  Abbiamo uno squadrone che con coraggio darà battaglia e non regalerà niente. E se è vero che la fortuna aiuta gli audaci allora ci aspettiamo anche quella".

Non è un caso se Bruyere e Meloni hanno utilizzato il termine "squadrone", ha certamente il senso dell’auspicio, ma è anche la percezione puntuale di un’energia e di una forza che questa squadra ha saputo esprimere ed esprime, individualmente e come collettivo. Addirittura cinque le categorie di peso in cui l’Italia si presenta in gara con due atleti ed è questo il fatto che, più di altri, traccia il perimetro di una nuova dimensione. La concorrenza interna si è finalmente tradotta in virtù e dal senso di appartenenza alla squadra è scaturita una spinta nuova, fresca, una forza in più.

Tokyo