Lotta

La lotta al bullismo parte dalla scuola

Articolo tratto dal quotidiano L'adige di data 10/01/22

L'Istituto comprensivo Alta Vallagarina, nella persona della Dirigente scolastica Piera Pegoretti, degli insegnati e dell'insegnante referente Anna Maria Gallina, ha fortemente creduto nelle finalità del progetto "lotta al bullismo" gratuitamente proposto dalla Federazione Italiana Judo Lotta karate Arti Marziali attraverso il responsabile provinciale del settore lotta Giuseppe Carbone. Il Comprensivo ha messo in atto tutte le strategie affinchè 75 bambini e bambine potessero far tesoro di attività motorie specifiche per uno sviluppo più completo ed armonico della propria personalità, soprattutto dopo questo lungo periodo di privazione di relazioni, di attività ludico-sportive ridotte dettate dall'emergenza sanitaria Covid-19.

Grazie alla preziosa risorsa di Federico Manea (appositamente nominato dalla FIJLKAM) pluricampione nella specialtà della lotta greco-romana, in cui ha eccelso a livello nazionale ed internazionale, partecipando anche ale qualifiche olimpiche di Londra 2012 e Rio 2016, i bambini delle classi 3A della scuola primaria "silvio Pellico" di Besenello e 3A, 3B, 4A e 4B della scuola primaria "G.Tovazzi" di Volano, stanno usufruendo di un importante potenziamento di attività e di giochi, atti a sviluppare le loro capacità motorie e psichiche, con la possibilità di approfondimento di una nuova pratica sportiva, La stessa risulta molto incisiva sullo sviluppo e sul comportamento, sukke interazioni tra pari. 

Si tratta sempre di proposte basate sulla collaborazione, mai sulla competizione: la lotta al bullismo per rapportarsi consapevolmente nel rispetto dell'altro. 

La lotta greco-romana nell'immaginario collettivo risulta uno sport violento ed individuale, credenza decisamente smentita grazie a queste lezioni, in cui anche i bambini hanno capito ed imparato che questo sport permette a chi lo pratica di gestire le proprie emozioni e di utilizzarle per uno scopo sportivo. Si è cercato di far capire che il fattore bullismo può essere gestito incanalando l'aggressività ed utilizzandola per l'espressione sportiva, mantemendo sempre il rispetto per le altre persone. 

D'altra parte, i soggetti più introversi, oggetti di bullismo, hanno imparato a farsi valer, aumentando la propria autostima.

Il progetto è iniziato ad ottobre e vedrà la conclusione il 21 dicembre, ma dà già i suoi primi frutti: gli insegnanti di classe di scienze motorie comunicano infatti l'entusiasmo manifestato dagli studenti durante le lezioni ed evidenziano il miglioramento del comportamento degli alunni. 

Le lezioni sono state così articolate: effettuata un'introduzione didattica sulla disciplina in oggetto, si passa al riscaldamento articolare (per la prevenzione degli infortuni) o ad un gioco propedeutico (in totale sicurezza), di qui, si entra nel clou delle lezioni svolgendo vere e proprie attività della disciplina, a partire dagli elementi di acrobatica, per finire con le mosse di lotta. 

Al termine di ogni lezione venivano esposte ai bambini le regole ed i punteggi delle tecniche imparate quel giorno. Un insegnamento che, si spera, porterà frutto in futuro abituando i ragazzi a capire il mondo.