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Lotta, Coppa Piemonte Open 2025: l’Emilia Romagna brilla a Torino con 3 ori e 2 bronzi

Il 27 settembre 2025 Torino si è trasformata nel Capolougo della lotta italiana in occasione della Coppa Piemonte Open - Memorial “Lorenzo Calafiore” 2025, una delle competizioni più prestigiose del calendario nazionale FIJLKAM.

Gli atleti dell’Emilia-Romagna hanno saputo distinguersi con risultati di altissimo livello, conquistando 3 medaglie d’oro e 2 di bronzo. Importanti successi e prestazioni che confermano l’eccellente lavoro portato avanti dalle società della Regione.

 

Il Memorial “Lorenzo Calafiore”: un omaggio al Maestro della lotta italiana

La Coppa Piemonte Open - Memorial “Lorenzo Calafiore” rappresenta uno degli eventi più importanti dell’anno sportivo. La manifestazione, organizzata dal Comitato Regionale FIJLKAM Piemonte – Valle d’Aosta, vuole rendere omaggio a Lorenzo Calafiore, atleta, tecnico e Maestro benemerito, il cui impegno e la cui dedizione hanno lasciato un segno indelebile nella storia della lotta italiana.

I risultati più importanti dell’Emilia-Romagna

Alla Coppa Piemonte Open 2025, gli atleti dell’Emilia-Romagna hanno ottenuto piazzamenti di grande prestigio:

  • Mattia Mazzini (Club Faenza), Paolo Mammini (Club Faenza) e Tommaso Bosi (atleta di Faenza appartenente alle Fiamme Azzurre) - 1° posto
  • Anna Giovannardi (Club Faenza) e Davide Fortunato (Club Faenza) - 3° posto

Ottimi risultati, che confermano l’assoluto valore dei lottatori e delle lottatrici regionali.

 

Le dichiarazioni del Presidente regionale settore lotta Olimpia Randi

Certamente soddisfatta Olimpia Randi, presidente della Fijlkam regionale settore lotta: “Alla manifestazione svoltasi a Torino ‘Coppa Piemonte Open’ gli atleti dell’Emilia Romagna hanno brillato conquistando risultati di grande prestigio. Un successo - prosegue - che non è frutto del caso, ma del costante e qualificato lavoro che le società della regione svolgono quotidianamente. Ciò che rende speciale l’Emilia Romagna è l’eccellente sinergia tra le società, capace di creare un ambiente di collaborazione in cui atleti e tecnici vengono messi a disposizione gli uni degli altri, in una rete virtuosa - conclude - che porta benefici a tutto il movimento”.

A cura di Daniele Gasparri