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Storia

 

Già negli anni ’60 il Judo era presente in Calabria con amatori di quella disciplina orientale che all'epoca qualcuno chiamava “Lotta Giapponese”. Poche le Società Sportive presenti allora, così come pure i praticanti che compensavano con la loro grande passione la scarsità dei numeri. Bisognerà attendere i primi anni del 1970 però per poter assistere alla nascita di vere e proprie Associazioni affiliate alla Filpj, il vecchio acronimo che indicava la Federazione Italiana Lotta Pesi Judo. La Regione era divisa in aree geografiche che esprimevano le varie realtà che avrebbero contribuito maggiormente alla promozione e allo sviluppo della disciplina. Ricordiamo i Maestri Mario Mangiarano e Pierino Pellicone a Cosenza, Aldo Brugellis a Crotone, primo a diplomarsi presso la storica Accademia Nazionale Italiana Judo voluta dall'Avv. Augusto Ceracchini. E poi i Maestri Enzo Failla a Lamezia Terme e Oscar De Pasquale a Reggio Calabria, insieme a Carmelo Venanzi. Anni di grande sviluppo e fervente attività coordinata con grande attenzione e smisurata dedizione dal Prof. Giuseppe Pellicone, allora Presidente del Comitato Regionale Calabrese Judo e attuale Presidente Onorario della FIJLKAM e dello stesso Comitato Regionale Calabria. Grazie a lui, vero motore propulsivo di tutto il mondo marziale regionale, il Judo ha potuto iniziare il suo luminoso cammino lungo il quale sono nati grandi Atleti ed Atlete, una per tutte Giuseppina Macrì, più volte campionessa italiana, campionessa mondiale universitaria e olimpionica nel 2004 ad Atene. Prestigiosi Insegnanti Tecnici, Dirigenti e Ufficiali di Gara, nel tempo, hanno contributo alle innumerevoli medaglie e titoli italiani conquistati e ai molti e pregevoli risultati internazionali, oltre che all'organizzazione di prestigiose gare. Il Trofeo Brutium di Lamezia Terme, per circa un ventennio, ha ospitato in Calabria le migliori campionesse del panorama mondiale in una competizione di altissimo profilo. In una di quelle edizioni, una ragazzina appena quindicenne, prima di un suo combattimento che l’avrebbe vista opposta ad una fortissima atleta giapponese, in una intervista alla Rai dichiarava che la sua maggiore ambizione sarebbe stata quella di partecipare alle Olimpiadi. Molti sorrisero. Quella piccola atleta si chiamava Rosalba Forciniti, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012.