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MGA

Quarta Lezione del Corso MGA – Santa Maria a Vico

 
 
Formazione qualificata e primi effetti del nuovo regolamento
 
Si è svolta nei pressi di Santa Maria a Vico la quarta lezione del percorso regionale per Allenatore Base, Allenatore e Istruttore di Difesa Personale MGA, secondo quanto previsto dalla circolare federale.
L’incontro, iniziato alle 14:00 e concluso alle 20:00, ha offerto ai partecipanti una giornata di lavoro intensa e altamente formativa.
 
I co-fiduciari regionali, M° Raffaele Funaro, M° Riccardo Marzi e M° Domenico Farina, hanno guidato la sessione dividendo i corsisti in gruppi specifici in base all’esame da sostenere.
Questa impostazione ha permesso un lavoro mirato, efficace e adattato al livello di ciascun candidato, coinvolgendo anche alcuni uditori di vario grado, tra cui tecnici esperti e nuovi curiosi del Metodo Globale Autodifesa.
 
Uniformità e nuovo regolamento
 
Questa lezione ha segnato la prima applicazione completa del nuovo abbigliamento regolamentare: tutti i partecipanti si sono presentati in tuta scura, come previsto dalle recenti disposizioni federali.
Un cambiamento visivo notevole che ha dato alla sessione un aspetto più omogeneo, moderno e istituzionale, segnando l’avvio concreto di una nuova fase del MGA in Campania.
 
Un momento didattico che ha fatto crescere tutti
 
Durante il lavoro è emersa una domanda frequente tra alcuni uditori alla prima esperienza:
«Se sto parando un pugno e applicando una leva, come posso difendermi da un secondo colpo dell’altra mano ? »
 
Questa osservazione ha offerto lo spunto per chiarire un principio fondamentale dell’insegnamento:
le tecniche, in palestra, vengono mostrate rallentate per renderne visibili i dettagli.
Nella realtà, invece, la sequenza è un’azione unica, fluida e rapida, non segmentata come nel processo di apprendimento.
 
 
È stato un momento utile per ribadire che l’efficacia del MGA nasce da due elementi imprescindibili:
 
le ripetizioni, senza le quali il corpo non può interiorizzare la tecnica:
 
centinaia per capirla,
 
migliaia per eseguirla correttamente,
 
decine di migliaia per renderla automatica e naturale;
 
e soprattutto la coscienza di ciò che si sta facendo, come sottolineato dal M° Marzi:
la consapevolezza del gesto, dell’intenzione, del contesto e della relazione col partner.
Senza coscienza, la tecnica rimane un movimento; con la coscienza, diventa una risposta reale, efficace, integrata.
 
La fusione di ripetizione e coscienza piena del gesto costituisce il cuore del Metodo Globale Autodifesa.
 
Ringraziamenti
 
Un ringraziamento va al Presidente FIJLKAM Campania, Antonio Bracciante, per il costante supporto organizzativo nonostante i numerosi impegni istituzionali.
Gradita la presenza del Presidente del settore Lotta, Salvatore De Lucia, a testimonianza della crescente collaborazione tra i settori federali.
 

Un grazie speciale al M° Enzo Morgillo, che ha messo a disposizione la struttura ospitante, contribuendo in modo determinante alla riuscita dell’incontro.

 

Antonio Romando 

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