Budapest, 13 giugno 2025 – L’Italia del judo canta con orgoglio il nome di Assunta Scutto, medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di Budapest nella categoria –48 kg. Un trionfo che porta il segno indelebile della Campania, terra di sport, talento e resilienza.
Nata a Napoli il 17 gennaio 2002, cresciuta nel cuore di Scampia, Scutto è il simbolo di una generazione che ha saputo trasformare il tatami in una palestra di vita. Ha mosso i primi passi al mitico Star Judo Club Maddaloni , una delle fucine di eccellenza del judo campano, e oggi veste i colori delle Fiamme Gialle con la grinta e l’umiltà di chi non ha mai dimenticato da dove viene.
In semifinale, Assunta Scutto ha centrato una vittoria che vale molto più del semplice accesso alla finale: una vera e propria rivincita personale contro la francese Shirine Boukli, bronzo olimpico in carica. Proprio Boukli aveva sbarrato la strada alla campana sia nel match di ripescaggio dei Giochi di Parigi 2024, sia nella semifinale degli ultimi Europei di Podgorica. Stavolta, però, il copione è cambiato: dopo appena 56 secondi, Scutto ha trovato la chiave per chiudere l’incontro con un ippon secco, che non ha lasciato scampo alla transalpina.
La finale per l’oro è stata una vera battaglia di nervi contro la kazaka Abiba Abuzhakynova. Con due shido a testa e la tensione alle stelle, l’azzurra ha mantenuto il sangue freddo: prima ha conquistato un yuko, poi – a 13 secondi dalla fine – ha piazzato l’ippon decisivo che le ha consegnato il titolo mondiale. Completano il podio la spagnola Laura Martinez Abelenda e la giapponese Wakana Koga, entrambe medaglie di bronzo.
Già campionessa del mondo juniores nel 2021, Assunta si è affermata fin da giovanissima nel circuito internazionale, salendo sul podio mondiale per quattro anni consecutivi: bronzo a Tashkent 2022, bronzo a Doha 2023, argento ad Abu Dhabi 2024, e oggi finalmente l’oro a Budapest. Una progressione costante, costruita con determinazione, talento e una dedizione fuori dal comune.
Guidata da tecnici di altissimo livello come Antonio Ciano e Francesco Bruyere, Assunta ha saputo superare ogni ostacolo, dentro e fuori dal tatami, portando in alto il judo italiano e campano nel mondo.
La Campania applaude la sua regina del tatami
Questo trionfo non è solo personale: è anche il frutto di una scuola campana di judo che continua a sfornare talenti di livello internazionale. Insieme ad altri grandi atleti, anche loro napoletani, Assunta rappresenta l’eccellenza di una regione che nel judo ha trovato una straordinaria espressione educativa, sociale e sportiva.
Il suo oro a Budapest è il risultato di anni di sacrifici, ma anche il simbolo di una Campania che vince, che cresce, che sogna in grande.
Dopo il settimo posto conquistato a Parigi 2024, l’obiettivo è ora l’Olimpiade di Los Angeles 2028. Con un titolo mondiale finalmente al collo, Assunta si candida a diventare una delle protagoniste assolute del judo internazionale nei prossimi anni.
Assunta Scutto non è solo una campionessa del mondo: è una figlia della Campania, una ragazza che ha reso orgoglioso il Sud, un modello per tutte le giovani atlete italiane. Il suo oro brilla di talento, ma anche di identità, radici e coraggio.
La Campania applaude. L’Italia si inchina.
Antonio ROMANO
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