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Judo

La Fiamma Olimpica illumina Scampia: il 23 dicembre il judo protagonista con Pino Maddaloni

Il 23 dicembre Napoli sarà teatro di una tappa di straordinario valore simbolico della staffetta della Fiamma Olimpica. Un appuntamento che intreccia sport, educazione e responsabilità sociale, trasformando un evento globale in un messaggio potente e profondamente radicato nel territorio. A partire dalle ore 17, la torcia attraverserà Scampia, ponendo al centro della scena il judo, disciplina fondante della formazione sportiva e umana.

Il percorso collegherà idealmente periferia e centro cittadino, snodandosi lungo viale della Resistenza, via Labriola, via Bakù e via Roma. Per garantire lo svolgimento dell’evento in piena sicurezza, sarà attivo un dispositivo temporaneo di viabilità con limitazioni alla circolazione dalle 15.45 alle 19.30, limitatamente al tempo necessario al passaggio dei tedofori.

La torcia olimpica e il valore del territorio

La Fiamma Olimpica rappresenta da sempre un messaggio universale di pace, rispetto, inclusione e continuità tra le generazioni. Il suo passaggio a Scampia assume un significato particolarmente profondo: testimonia come i valori dell’Olimpismo trovino piena espressione anche nei contesti più complessi, dove lo sport diventa strumento concreto di crescita, educazione e riscatto sociale.

La scelta di attraversare questo quartiere non è casuale. Scampia è oggi anche il simbolo di una Napoli che lavora quotidianamente per costruire opportunità attraverso lo sport e la scuola, grazie all’impegno silenzioso di educatori, tecnici e famiglie.

Il judo al centro della tappa del 23 dicembre

Protagonista assoluto della giornata sarà il judo, sport educativo per eccellenza, capace di formare atleti e cittadini. A incarnarne i valori sarà Pino Maddaloni, campione olimpico e riferimento assoluto del judo campano e nazionale.

Scelto come tedoforo da Coca-Cola, Maddaloni rappresenta un esempio virtuoso di come il judo possa incidere profondamente nel tessuto sociale. Il passaggio della Fiamma davanti alla palestra dove è cresciuto – oggi presidio educativo e punto di riferimento per centinaia di giovani – sarà il momento più intenso e rappresentativo dell’intera tappa. Un luogo che nel tempo è diventato molto più di una struttura sportiva: uno spazio di regole, rispetto, disciplina e senso di appartenenza.

 

Pino Maddaloni:

"Sono profondamente emozionato sapendo che domani porterò la Fiamma Olimpica per le strade dove sono cresciuto: la mia Scampia.

In tutta la mia carriera non sono mai stato solo. Ho sempre avuto il sostegno della mia famiglia, delle Fiamme Oro e di tutte le famiglie e le persone del quartiere, che non hanno mai smesso di starmi accanto.

Quest’anno ricorrono venticinque anni dalla nostra vittoria olimpica e non poteva esserci modo migliore per celebrare questo traguardo: domani sarà il judo ad accompagnare la Fiamma Olimpica lungo questo percorso, simbolo di riscatto, valori e appartenenza."

Sport, formazione e futuro

Il tracciato toccherà anche una sede dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, rafforzando il legame tra pratica sportiva, istruzione e sviluppo del territorio. Un segnale chiaro di come il futuro delle comunità passi dall’integrazione tra educazione, cultura e attività sportiva, in piena coerenza con la missione federale di promuovere lo sport come elemento centrale nella formazione integrale della persona.

Un messaggio che va oltre lo sport

La tappa del 23 dicembre a Napoli non è soltanto una celebrazione olimpica, ma una dichiarazione di fiducia. Portare la Fiamma a Scampia significa affermare che nessun quartiere è periferia dei valori, che lo sport può essere un motore concreto di crescita sociale e che il riscatto è possibile.

In quella fiaccola che attraversa le strade di Scampia c’è il senso più autentico dell’Olimpismo: unire, educare, accendere speranze. E a Napoli, per un giorno, quel fuoco parlerà il linguaggio del judo e avrà il volto di Pino Maddaloni.

     

                     Antonio ROMANO