La società sportiva ADP Athlon Club, attiva da oltre trent’anni e impegnata con 170 atleti tra tutte le categorie, è stata esclusa dalla palestra comunale senza preavviso.
Il Sindaco Francesco Di Giacomo fa cambiare i catenacci mentre gli atleti sono impegnati ai Campionati Europei e Mondiali.
San Mango Piemonte (SA), 1 agosto 2025 – È accaduto “alla crapara maniera”, come qualcuno ha definito sui social l’episodio che ha sconvolto il mondo sportivo locale e nazionale: nella mattinata di oggi, il Comune di San Mango Piemonte ha disposto la chiusura improvvisa della palestra comunale, sede storica dell’ADP Athlon Club, società sportiva fondata oltre trent’anni fa e oggi punto di riferimento per la lotta greco-romana e altri settori sportivi.
Mentre due atleti della società erano impegnati con la Nazionale ai Campionati Europei e Mondiali U15 e U17, ignari di ciò che stava accadendo a casa loro, al rientro degli allenatori la scena è stata surreale: cancelli sbarrati, catene nuove e accesso vietato.
Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna motivazione formale.
Eppure, la convenzione tra la società e il Comune, regolarmente pagata, è stata in vigore per vent’anni e poi tacitamente rinnovata per altri undici, con continuità amministrativa.
L’attività agonistica non si è mai interrotta, nemmeno durante i recenti lavori di ristrutturazione, eseguiti con impegno dalla società stessa per garantire la piena funzionalità dell’impianto.
Oggi, quella stessa realtà sportiva si ritrova fuori dalla propria sede, con materiali e attrezzature detenuti all’interno senza possibilità di accesso.
L’episodio ha suscitato un’ondata di sconcerto e indignazione, sia a livello locale che nazionale. Dirigenti sportivi, tecnici, genitori e atleti stanno lanciando appelli accorati sui social e nelle sedi istituzionali: “Come si può privare una comunità di un presidio educativo e sportivo così radicato? Come si può sfrattare una realtà che ha formato generazioni di giovani e che oggi rappresenta l’Italia nei palcoscenici internazionali?”
In un comunicato informale, i responsabili della società affermano:
“Le istituzioni dovrebbero accompagnare le attività che fanno non solo lustro alla comunità ma offrono un vero servizio sociale, per il lavoro di inclusione e coesione che ogni giorno si svolge in palestra.
Caro Sindaco, la comunità sportiva spera che lei possa ravvedersi e dimostrare di essere un uomo di sport, capace di guardare oltre la politica.”
La comunità sportiva nazionale si mobilita e chiede una soluzione immediata: non solo per la restituzione dei locali, ma per riaffermare un principio fondamentale .
Lo sport merita rispetto. Sempre.
Antonio ROMANO
web master Fernando Gallia