C’era una volta la palestra, stanze, attrezzi e corsi specializzati. La tecnologia ha cambiato totalmente la nostra vita, modificando inesorabilmente anche le nostre abitudini.
Pensiamo al cellulare: da semplice strumento di comunicazione è diventato, in pochi anni, uno strumento sempre più sofisticato, diventato sempre più “smart”. Esistono già diversi strumenti che consentono di monitorare il proprio stato fisico, e altri che rendono più semplice l’accesso a servizi più tradizionali, permettendo di ricevere assistenza a distanza o di avere una cartella clinica online sempre aggiornata: i cosiddetti smartwatch e smartband, strumenti capaci di fornire l’ora, collegarci al nostro smartphone, tablet o pc e, persino monitorare il nostro corpo. Anche l’utilizzo degli smartphone per il fitness può essere considerato un trend significativo: sono più di 90.000 le app dedicate al fitness presenti su AppStore. Dalla stessa analisi emerge come il 70% degli utenti delle palestre utilizzi un’applicazione su smartphone dedicata e finalizzata al monitoraggio e al raggiungimento di obiettivi. Vediamone alcuni recentemente lanciati sul mercato:
Fitbit, propone piccoli strumenti che aiutano controllare il peso, l’alimentazione, gli esercizi, la distanza percorsa correndo e molti altri aspetti legati alla salute e all’attività fisica. Questi dispositivi di piccole dimensioni possono essere applicati ai vestiti o indossati al polso e, tramite wi-fi, inviano le informazioni all’account personale presente nel sito Fitbit.
Jawbone UP è invece un braccialetto in gomma ipoallergenica. I sensori al suo interno registrano i dati dell’attività motoria e le ore di sonno, con la possibilità di considerare anche informazioni relative all’alimentazione. Tutti i dati vengono messi in relazione tra loro creando statistiche che vengono inviati al proprio smartphone.
S Health, l’app dotata di contapassi e sensori in grado di rilevare temperatura e umidità e relativi dati al fitness. Tutte le informazioni memorizzate forniscono un quadro complessivo per facilitare il mantenimento di uno stile di vita salutare e una buona forma fisica.
Ovviamente tutte le app svolgono il loro lavoro al meglio in base alla connessione: in futuro con il 5G avremo maggiori prestazioni e migliori approfondimenti, che permetteranno al nostro corpo di essere monitorato per stabilire obiettivi sempre maggiori. La velocità in 5G per dispositivo connesso sarà di 100 Mbps (megabit per secondo) in download, 50 Mbps in upload.
L’ ACSM, American College of Sports Medicine pubblica ogni anno la classifica dei fitness trend: nella top ten compare la ricerca della figura del personal trainer, l’allenamento di gruppo organizzato in classi e, al primo posto, i wearable, il mondo degli Apple Watch, Polar, Fitbit.
La tecnologia 3D Motion Tracking per prevenire gli infortuni
Il è la registrazione del movimento del corpo umano (o di altri movimenti). Impiegata principalmente nel campo dell’intrattenimento, militare, sportivo o medico, si utilizza indossando durante l’allenamento, per poter tracciare i movimenti effettuati per poi riprodurli in una sequenza 3DIn questo modo, attraverso i dati elaborati, si possono visionare i movimenti degli atleti, ed eventualmente correggere quelli errati, a causa della cattiva postura o appoggio, .
Ma l’utilità di questa tecnologia non si limita alla prevenzione degli infortuni: è estremamente utile anche per valutare l’efficacia dei propri movimenti nell’ambito della disciplina sportiva in cui si gareggia, così da capire come e dove è possibile migliorare per aumentare le proprie performance.
La Virtual Reality per regolare il sonno e combattere il jet-lag
Gli atleti professionisti viaggiano molto per gareggiare, ed il jet-lag, che deriva dall’attraversamento di più fusi orari, comporta alterazioni e affaticamento. L’orologio naturale si sfasa, e con esso il sonno, abitudini intestinali e urinarie.
Viaggiando attraverso fusi orari diversi si incappa in disturbi come:
- Affaticamento;
- Senso di malessere;
- Difficoltà a rimanere vigili;
- Problemi intestinali;
Grazie alla Virtual Reality è possibile gestire il sonno degli atleti in modo che non subiscano lo stress da jet-lag.
Il Dr. Craig Duncan, ovvero il medico sportivo ufficiale della squadra di calcio della nazionale Australiana, ha deciso di utilizzare Re-Timer: un visore che è in grado di sopprimere la produzione di melatonina, l’ormone che stimola la stanchezza e quindi il sonno. I giocatori sottoposti al trattamento hanno potuto regolare il loro orologio biologico indipendentemente dall’ambiente circostante, così da mantenere la propria condizione fisica quanto più possibile al massimo.
L’impiego della light-therapy sembra aver raggiunto l’obiettivo, poiché la Nazionale Australiana ha battuto la squadra dell’Honduras 3 a 1.
Ma I visori VR hanno aperto la strada della realtà aumentata. In questo contesto si inserisce il progetto North Star di Leap Motion, una piattaforma che è in grado di riprodurre movimenti ad alta velocità con oggetti di piccole dimensioni (come ad esempio accade su un tavolo da ping pong, protagonista delle prime sperimentazioni). Saremo in grado di allenarci in un modo del tutto nuovo, raggiungendo in tempi relativamente brevi risultati raggiungibili in tempistiche ora esorbitanti.
Foto credit: vizworld.com