È stato il quinto posto che Greta Petrillo ha ottenuto nei 60 kg il risultato migliore per la squadra azzurra impegnata nei campionati del mondo di sumo a Bangkok, in Thailandia. “Si tratta di un risultato che ci lascia un po’ delusi -ha detto il tecnico Gianni Finati- perché non corrisponde alla qualità messa in campo dai nostri portacolori”. Greta Petrillo, infatti, è stata protagonista di una gara “strepitosa”, così è stata definita infatti da coach Finati, ma che ha scontato un problema di concentrazione dalla mattina, quando ha ottenuto due vittorie nelle fasi preliminari, alla sera, quando sono state disputate le finali, nelle quali ha accusato due sconfitte.
Una prova di altissimo livello è stata anche quella di Matteo Foti negli 85 kg over 18, che nei quattro incontri disputati ha ottenuto due vittorie e due sconfitte per un nono posto finale che ha un valore.
Niente da fare invece per Rosalia Mutolo nei 65 kg e per Maria Bertola negli 80 kg, che sono state sconfitte nel primo turno di gara e, purtroppo, non hanno avuto l’opportunità di ritornare a combattere nei recuperi.
La compagine femminile, infine, ha ben figurato nel torneo a squadre, mettendo a segno la vittoria sull’Australia nell’incontro di apertura del tabellone. Poi Giappone e Polonia sono state due rivali troppo solide rispetto al potenziale delle azzurre. “Impensabile pensare a una medaglia” il laconico commento di coach Gianni Finati su una gara a squadre risultata blindata.