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Judo

Olimpiadi giorno 7: Krpalek nella storia, Sone nono oro del Giappone

E siamo arrivati alla fine di questo viaggio durato una settimana che ci ha accompagnato attraverso le 14 categorie di peso che ci hanno emozionato al Nippon Budokan di Tokyo.
Oggi, ultime gare individuali con i +78kg e i +100kg sul tatami. E le sorprese non sono di certo mancate!

Tra le donne è stata la giovanissima Sone Akira a conquistare il titolo olimpico, la più giovane in assoluto nella storia della sua categoria.
Sone, una tra le più piccole dei +78kg (è alta infatti 1,63 m) ha infilato 3 vittorie prima di accedere alla finale per l’oro, superando in ordine l’israeliana Raz Hershko, la turca Kayra Sayit e l’azera Iryna Kindzerska in semifinale. 3 incontri, 3 ippon.
A contenderle il titolo, infine c’era la già tre volte medaglia olimpica Idalys Ortiz. Un incontro, questo, dove le due atlete hanno mantenuto la parità fino alla fine, non riuscendo a mettere a segno alcun punto, ma che ha visto trionfare la giapponese, in quanto la cubana nel corso di quasi nove minuti di combattimento ha accumulato tre shido.
Ecco quindi che Sone Akira ha portato al Giappone il nono oro sui quattordici disponibili in questa settimana di gare.

Niente medaglia per il team nipponico invece nella controparte maschile, dove a dominare la categoria è stato un impressionante e inaspettato Luka Krpalek. Il ceco è entrato oggi nella storia vincendo il secondo oro olimpico consecutivo, ma in due categorie diverse, affiancando così l’impresa del polacco Waldemar Legien nel 1988 e 1992. 
Al primo incontro Krpalek ha superato l’atleta della squadra olimpica dei rifugiati Javad Mahjoub, poi l’uzbeco Bekmurod Oltiboev e il padrone di casa Harasawa Hisayoshi in semifinale.
Ultimo ostacolo da superare: il georgiano Guram Tushishvili.
Il ceco ha quindi infine messo a segno due waza ari che gli hanno consegnato l’ultimo oro individuale in palio in questa edizione olimpica.

Ma una menzione oggi va fatta anche ad un altro atleta che ha lasciato un altro segno nella storia del judo. Così come la Ortiz, oggi anche il francese Teddy Riner ha conquistato la sua quarta medaglia olimpica. Sconfitto ai quarti dal russo Tamerlan Bashaev, il dieci volte campione del mondo si è dovuto accontentare oggi del bronzo. 

Mohammed Lahboub che a inizio anno ha fatto da sparring partner a Riner mentre si trovava in Marocco ci ha raccontato quali erano le sue aspettative per la gara del suo idolo oggi: “Penso che quello che è successo oggi sia l'esempio di quanto sia difficile, bello ed imprevedibile questo sport; non basta essere i più forti per vincere: bisogna avere un pizzico di fortuna, massima concentrazione e tanto cuore.
Qualche anno fa ero sempre sicuro che Teddy avrebbe vinto ed oggi essendomi allenato assieme a lui ne ero ancora più sicuro ma purtroppo gli è bastato un attimo, un calo di concentrazione, per veder svanire il suo sogno, il terzo oro olimpico, e doversi accontentare di un bronzo.
Penso che in qualche modo sia riuscito ad accettare questo risultato, e quindi sono felice per lui.
Questa doveva essere la sua ultima gara ma dato il risultato credo che possa fare un pensierino a Parigi 2024, dato che per lui saranno a pochi km da casa.”

A rendere speciale, infine, questa ultima giornata di gare è stata Tahani Alqahtani, judoka dell’Arabia Saudita, che non solo ha combattuto nei +78 kg con l’israeliana Raz Hershko, ma dopo la sconfitta ha corrisposto l’abbraccio della rivale che l’ha ringraziata alzandole il braccio al centro del tatami. Un episodio positivo, che risponde a quegli odiosi di lunedì scorso, quando l’algerino Fethi Nourine ed il sudanese Mohamed Abdalrasool non si sono presentati sul tatami dei 73 kg per non dover incontrare nel turno successivo l’israeliano Butbul.

+78kg

  1. Sone Akira (Jpn)
  2. Idalys Ortiz (Cub)
  3. Iryna Kindzerska (Aze) e Romane Dicko (Fra)

+100kg

  1. Lukas Krpalek (Cze)
  2. Guram Tushishvili (Geo)
  3. Teddy Riner (Fra) e Tamerlan Bashaev (Roc)

Con questi risultati, si concludono quindi le competizioni individuali che contano 25 paesi sul podio, dove a farla da padrone è stato indubbiamente il Giappone con undici medaglie totali, di cui nove d’oro.

Appuntamento a domani con l’ultima giornata di judo per il mixed team event.