images/friuli_venezia_giulia/2021/medium/0915_Moimir.jpeg
Judo

Sonkei: il primo incontro transnazionale a Sarajevo

Ve ne avevamo parlato alcuni mesi fa, quando è partito e quando vi abbiamo chiesto la collaborazione per raccogliere dati attraverso un sondaggio. Nonostante sia passato un po' di tempo, il lavoro al progetto Erasmus+ Sonkei non si è fermato e proprio oggi ha avuto luogo il primo giorno di incontro transazionale a Sarajevo, dove anche la Fijlkam FVG era presente con Sandro Scano e Milena Lovato.

"L’abbiamo aspettato e desiderato per mesi: e-mail, telefonate, incontri virtuali, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Oggi a Sarajevo abbiamo preso parte al primo incontro transnazionale nell’ambito del progetto “Sonkei-respect in sport, respect in life”, progetto cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea. - ha detto Sandro - Se l’obbiettivo finale è la creazione di uno strumento didattico utile a prevenire e combattere la violenza nello sport, la giornata è cominciata con il resoconto sugli esiti del sondaggio somministrato nelle 8 diverse nazioni collaboranti al progetto. Molti di voi sicuramente hanno compilato il questionario online che era rivolto alle categorie atleti, genitori tecnici e manager sportivi. Al di là di sottili considerazioni relative a cultura, costumi e diversi approcci normativi, il sondaggio ha mostrato sopra ogni cosa che intervenire contro la violenza nello sport è necessario.
La discussione ha reso evidente che esistono comportamenti per tutti inaccettabili. Da questi siamo partiti per chiederci come sensibilizzare e formare. L’intento è partire dal basso e ogni partner sul proprio territorio, proponendo codici di comportamento e momenti di riflessione.
E’ forte la convinzione che lo sport deve educare e restare rispettoso dei propri valori anche quando la spinta verso il successo tende a trascurarli. In questo ci sono piaciute le parole di Mojmir Kovac che molti di noi in Friuli Venezia Giulia conoscono: “Il coach di un club deve formare uomini. Se vive alla ricerca del campione olimpico che la maggioranza di noi incrocia mai, sicuramente trascura e danneggia centinaia di ragazzini”."