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Judo

Bezigrad porta a casa il Città di Trieste. Basile superstar, a Claudio Novajolli il terzo dan motu proprio.

Intensa giornata di judo al 43° Trofeo Città di Trieste, riservato alle classi esordienti e cadetti, che si è tenuto quest’oggi al Palazzetto dello Sport Giorgio Calza, per un’edizione che, in numeri e qualità, ha avuto un ottimo riscontro, come sottolinea il Presidente SGT Massimo Varrecchia.

Siamo molto soddisfatti: un buon livello di atleti e un buon numero, dopo la ripresa a seguito del fermo obbligato della pandemia e dopo l’anno scorso, che è stato un timido torneo. Ci tengo a ringraziare Fabio Basile per la sua presenza, che ha dato lustro al Trofeo e il Comune di Trieste, che ci ha dato una mano e un sostegno per poter realizzare il desiderio di avere un campione del suo calibro qui con noi. Gli abbiamo comunque strappato la promessa che il prossimo anno sarà di nuovo qui con noi!

Soddisfatti per questa 43° edizione –gli fa eco Raffaele Toniolo - trecento atleti, quattro nazioni, dieci regioni italiane rappresentate. Livello buono, bel judo, tutti si sono divertiti, alla presenza di Fabio Basile, che, come al solito, ha coinvolto tutti con il suo carattere e con la sua estroversione. Quindi appuntamento alla prossima 44° edizione. Bene la Ginnastica, seconda, per pochissimi punti nella classifica generale, però si è portata a casa la Coppa Patrizia Boccoli per il miglior settore femminile. Grazie a tutti i genitori che hanno collaborato e hanno lavorato per questa organizzazione.

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La presenza dell’oro olimpico ha indubbiamente richiamato ulteriore attenzione sull’evento. Ne abbiamo parlato col diretto interessato.

Fabio, che effetto ti fa essere qui come testimonial del Trofeo Città di Trieste?

Sono molto contento di essere qui. Ringrazio in primis il Comune di Trieste e la Ginnastica Triestina, perché senza di loro non sarebbe stato possibile. L’atmosfera è veramente piacevole! A me piace sempre venire a vedere le gare, perché vedo passione, vedo fuoco negli occhi dei ragazzi e vedo soprattutto vita, perché lo sport è vita. Aiuta tante persone, aiuta tanti bambini e ragazzi. Senza lo sport il mondo sarebbe uno schifo tremendo, invece insieme allo sport il mondo diventa migliore.

Il fatto di vedere tanti club, non soltanto italiani, che partecipano alla gara secondo te è dettato dalle logiche di superamento della pandemia?

Il Città di Trieste è sempre stato un bel torneo, che si è sempre distinto e si immaginava i numeri sarebbero stati buoni. La pandemia ha rischiato di bruciare tante cose positive, ma ci siamo rialzati, ci stiamo ancora rialzando, lo faremo e torneremo più forti di prima.

Venendo al tuo libro, come è nato “L’impossibile non esiste”?

Ci ho messo tre anni per scrivere quel libro e l’ho fatto con tanta passione e con il cuore. Ho scritto tutto quello che io ho passato fin da bambino, gli ostacoli che ho dovuto superare per diventare campione olimpico, le cose belle e le cose brutte. Quello che spiego nel libro è che ho imparato che si deve trasformare il dolore in forza. Invece tanti quando sentono tanto il dolore o quando succede qualcosa di negativo nella vita, si abbattono. E io penso che nella vita non ti devi mai abbattere, nonostante io abbia un’età giovane ancora, ne ho passate di cotte e di crude, quindi vi posso dire che la cosa più importante, penso, per vivere meglio è trasformare le difficoltà, il dolore e le avversità in un qualcosa di positivo, cioè carburarlo in forza, in benzina: be power!

Cosa dici ai ragazzini che adesso, alle prime difficoltà, alle prime sconfitta, mollano lo sport? Come scuoterli?

Come scuoterli… loro devono fare una scelta nella vita: o essere come tutti quanti o essere il numero uno. Sta a voi scegliere. Sicuramente la scelta di mollare non vi porterà a nulla, vi porterà solo a essere come i vostri coetanei, che si ritroveranno a bere birra e a fumare sigarette la sera e a essere dei falliti. È così che funziona. Per cui, se non volete diventare come loro, dovete soffrire e dovete rialzarvi, sempre.

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Il Trofeo ha trovato uno spazio anche per un altro momento speciale, quello della consegna del  3° dan motu proprio a Claudio Novajolli, che l’ha ricevuto dalle mani del suo maestro storico, il Presidente onorario della FIJLKAM regionale Palmiro Gaio, alla presenza del consigliere comunale Marcelo Medau, della delegata provinciale Anna Devivi, del membro d'onore del Consiglio regionale Sauro Bacherotti e del Presidente FIJLKAM FVG Sandro Scano.

In un momento in cui siamo abituati a un presente che scorre sempre più rapido e inafferrabile, la raccolta del passato diviene preziosa: il lavoro di Claudio Novajolli è stato preciso, puntuale e obiettivo e ha creato un lavoro che è patrimonio per il nostro territorio - ha commentato Scano.

Che cosa ha provato Claudio Novajolli, judoka e karateka con l’animo da artista e l’abilità da cronista?

È stata una sorpresa. Alla mia età è prezioso tramandare ogni memoria prima che vada persa. Nell’ultimo libro che verrà pubblicato a breve, “Campioni di judo senza peso” ho voluto trovare il volto dei tanti campioni, ormai dimenticati.

Da dove è nata l’ispirazione per scriverlo?

Da sempre ho avuto ammirazione per coloro che si cimentavano e si cimentano ancora (in Giappone) senza limiti di peso. È un omaggio a questi gladiatori che ho sempre voluto fare. Il libro sarà dedicato al compianto Furio de Denaro, che nel lontano 2011 mi ha coinvolto nella narrazione del judo triestino. Da lì si è originata la mia voglia di continuare a scrivere libri sul judo, a preziosa memoria per i giovani judoka.

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Di seguito i risultati completi di gara.

pdf Classifica società completa CTS 2022 (114 KB)

pdf Classifica femminile società CTS 2022 (113 KB)

pdf Classifica maschile società CTS 2022 (114 KB)

pdf Classifica atleti completa CTS 2022 (136 KB)  

Photo Credits: Fabrizio Mattana