images/friuli_venezia_giulia/2023/medium/0510_StumpVismara.jpeg
Judo

Nils Stump: il neo campione del mondo attraverso gli occhi Giorgio Vismara

Ci sono storie che spesso sono più vicine di quanto pensiamo. Nella terza giornata di questo mondiale di Doha, tutti noi in Italia abbiamo gioito per l’argento di Manuel Lombardo nei 73kg. Se allarghiamo lo sguardo al panorama generale però, sicuramente ciò che non passa inosservato è proprio l’outsider che inaspettatamente ha vinto proprio quella categoria.

Parliamo di Nils Stump, svizzero, 26 anni, viso da bravo ragazzo e un palmares che passa più in sordina rispetto a quelli di tanti avversari battuti ieri, come ad esempio il nipponico Hashimoto Soichi.
E la storia di questo judoka, in qualche modo, ci tocca da vicino perché a crescerlo è stato un amico che spesso ci fa visita in occasione degli stage che sono presenti sul nostro territorio.

Stiamo parlando di Giorgio Vismara, oggi allenatore della nazionale Polacca, ma che fino a due anni fa gestiva proprio la squadra elvetica. E a lui abbiamo voluto chiedere qualcosa in più su questo ragazzo.

“Stimo molto Manuel Lombardo e di lui mi piace tutto, l’atteggiamento, il talento, la personalità… proprio tutto! Ma Nils Stump è come un figlio per me, l’ho cresciuto dall’età di 14 anni e fino ai 24, quando il mio rapporto con la Svizzera si è concluso e ne ho iniziato un altro con la Polonia. Ma anche adesso, quando sono a casa con Nils ci vediamo sempre, lui viene a casa mia, mangiamo insieme. Si tratta di un rapporto personale molto stretto. Posso dire che lui non è mai stato un talento, si è costruito e ha lavorato davvero tanto per diventare quello che è diventato, campione del mondo! Ma la soddisfazione più grande è stata il fatto che, dopo l’assegnazione della vittoria, Nils non la celebrasse. Un atteggiamento pulito, leale e rispettoso. Sì, sono orgoglioso di lui. E queste cose le avrei dette ugualmente anche se fossi stato il direttore tecnico dell’Italia."