Con l’intervento di ieri, sabato 13 gennaio, sul tatami del PalaBenedetti a Udine si è completato il ciclo di lezioni di studio del Kata affidate alla docenza del Maestro Piero Comino.

In apertura di seduta è stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Alfredo Sacilotto. 

Sabato 13 si è concluso il breve ciclo di lezioni che ha avuto come oggetto di studio il SEI RYOKU ZEN'YO KOKUMIN TAIIKU no KATA. Si tratta dell’ultima opera strutturata degli anni della "maturità" di JIGORO KANO, ancor prima che sentisse la necessità di riscrivere il JUDO.

Comunque, a circa 40 anni dalla fondazione del NIHONDEN KODOKAN JUDO.

"Il Miglior uso dell'Energia per l'educazione fisica nazionale" strutturato ed allineato con tempi in cui era d'uso e proponibile offrire alle masse un obbligatorio collettivo come riferimento salutistico all'ordine costituito.

Da noi confinato al Sabato durante il "deprecato ventennio", in Giappone, nel periodo proposto come esercitazione di massa rallegrata dalla diffusione via alto parlante dalle Arighe o discorsi in lingua originale del Duce ed in sott'ordine, per ovvie difficoltà di pronuncia, del Führer (tant'è che al Kodokan negli anni 70 era consueto ritrovare personaggi che in Italiano senza ovviamente conoscere il significato, ricordavano le frasi celebri tra cui la favorita era "Popolo Italiano in PIEDI" tre i gruppi di esercizio, l'uno ginnico desunto dalla tradizione marziale nipponica a solo per poi passare alle forme tradizionali di combattimento strutturato a coppia per finire con un esercizio di agilità sempre a coppia.

Un quarto d'ora di rinnovata tradizione nel movimento In Giappone è rimasto, sia pure con forme diverse, come collettivo dedicato ai dipendenti e rigorosamente praticato prima dell'orario ufficiale e ben visibile dai clienti in attesa di entrare nei Supermercati.

A noi è pervenuto prevalentemente come curiosità, con il "pacchetto JUDO". Tratta uno Studio non molto diffuso ma indispensabile per comprendere una disciplina ormai prevalentemente offerta come SPORT di combattimento.

Una ventina, infatti, gli appassionati che hanno calcato il tatami di Corpo Libero di Ronchi dei Legionari, Judo Club Fenati Spilimbergo e, per due volte, Yama Arashi Udine nel quadro dell'attività KATA del Comitato Regionale FIJLKAM settore JUDO dedicata ai Kata e diretta da Alessandro Furchì. 

(Questa sintesi è stata redatta per Fijlkam Fvg dal Maestro Pierluigi Comino, che ringraziamo anche per questo).

Il corso è stato seguito da: Mauro Ghirardi, Paola Sist, Ranieri Urbani, Ludovico Urbani, Sergio Zilli, Alberto Grandi, Liberio Savorgnan, Marika Sato, Antonio Rossi, Maurizio Scacco, Dario Monferà, Claudio Strizzolo, Bruno Dewalderstein, Andrea Frausin, Michela Tarlao, Marino Gregori, Alessandro Furchí.