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Judo

Alpe Adria, emozioni a Tavoletta!

Diciassette anni, primo anno Junior, Lucio Tavoletta, vincitore dei - 73 kg, affronta il XXIX Trofeo Alpe Adria di Lignano macinando gli avversari nei sei incontri disputati e vinti, i primi quattro per ippon (Carosi – Judo Chiaravalle, Alice – Judo Remorini, D’Acunzo – Judo Musashi, Piccolo – Arl Accademia), la semifinale per waza ari (Sorelli – Judokan) e la finale per hansoku make avversario al golden score (Roma – ASD Jigoro Kano).

Un campionato del mondo cadetti vinto alle spalle e il futuro tutto davanti agli occhi che brillano quanto l'oro che porta orgogliosamente al collo.

Chi è Lucio fuori dal tatami?

Sembra banale, ma a me piace tanto mangiare! Poi amo le materie scientifiche... vado a scuola, studio, faccio sport e amo il cibo.

E come ti regoli col peso?

Due, tre settimane prima di una gara inizio a mangiare un po’ meglio, faccio degli allenamenti un po’ più “coperti” e quando non ci sono le gare mangio anche “schifezze”! Quando posso lo faccio, ma riesco a essere consapevole di quando devo smettere e limitarmi.

Cucini anche?

In quarantena di più, soprattutto i dolci, adesso no.

Il tuo piatto forte?

Penso il tiramisù.

Mentre il piatto che ami più mangiare?

A me piace tanto la pizza… e la carbonara, tanto!

Torniamo alla gara: come ti sei preparato per quest’Alpe Adria? Sentivi il peso del tuo percorso fino a qui?

In realtà sì, anche perché non me l’aspettavo che questa giornata l’avrei vissuta in questa maniera: la settimana scorsa ero in Giappone, lì c’è un modo diverso di fare judo e ci vuole tempo per riabituarsi al modo di fare judo “normale”. Sono contento, è stata dura dal punto di vista della pressione: non mi sentivo questa volta di dover dimostrare qualcosa a qualcuno, piuttosto di far vedere quello che so fare e basta, come andava andava.

Cosa rende il judo giapponese diverso?

La durata degli allenamenti è maggiore, il judo più pulito, si cerca molto l’ippon in randori… è proprio diverso il modo in cui ti approcci nel cercare di fare ippon in allenamento e in gara.

Oggi, nei primi incontri hai fatto ippon di tecniche diverse a ogni incontro: deriva da questo tipo di allenamento diverso?

Be’, oggi ho rischiato anche tanto… persone con cui avevo già combattuto e con cui oggi sono riuscito a fare meglio del solito… è stata una soddisfazione più da questo punto di vista che per la vittoria in sé.

Quanto è difficile rischiare a questo punto del tuo percorso?

In questo momento, al primo anno Junior, mi sento in un momento non di passaggio, ma in cui ho cominciato a prendere le misure per quella che è la nuova classe d’età. Quindi bisogna continuare ad allenarsi, andare avanti e dare il meglio che si può.

Quali sono i tuoi obiettivi sportivi di breve e lungo periodo?

Per adesso penso che vedremo di fare qualche European Cup, poi ovviamente i campionati italiani ad aprile, quindi un obiettivo importante e poi si vedrà in futuro.

Ti vedi sempre in zona podio o non hai certezze quando affronti una gara?

C’è sempre una fase di insicurezza, non è uno sport matematico o fatto di certezze. Dipende tutto dal momento, dal modo in cui affronti la giornata, da come approcci la gara, se hai paura o meno degli incontri… tutto fa la testa. Se uno è convinto di voler andare avanti, ce la fa, anche se ha un livello di forza inferiore rispetto agli altri.

Sei scaramantico? Hai un gesto o un’abitudine pre gara?

L’unica cosa è bere una bottiglietta di tè alla pesca subito dopo il peso.

Hai un modello cui ti ispiri?

Certamente ci sono le leggende come Shohei Ono, poi ci sono anche i campioni italiani molto forti come Manuel Lombardo ad esempio, qualche altra persona come Maruyama… che fanno sembrare facile quello che fanno, ma non è facile per niente.

Nel tuo incontro ideale con chi ti piacerebbe “scontrarti”?

Con qualche atleta giapponese, perché come dicevo prima è differente secondo me il modo in cui fanno randori in palestra e il modo in cui si approcciano alla gara. Non ho avuto ancora la fortuna di incontrarne qualcuno in gara, ma mi piacerebbe anche per capire come sono nella realtà.

Il tuo sogno nel cassetto è legato al judo quindi?

Nessun atleta maschio ha mai vinto i mondiali nella categoria Senior e questo potrebbe essere un mio sogno.