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Judo

Kata per giovanissimi: il progetto del Kuroki Tarcento

 

Il Kata rivolto ai piccoli judoka parte da Tarcento, con un progetto dedicato ai giovanissimi che vogliono intraprendere un percorso unico in questa disciplina.

Durante l’estate, infatti, diversi sono gli appuntamenti dedicati alle varie specialità che il Kuroki ha creato. 

Le prime tre lezioni sono state dedicate al Nage No Kata sotto la guida di Gino Gianmarco Stefanel, a cui ne faranno seguito altrettante dedicate al Ju No Kata con Tiziano Tieppo. 

“Negli ultimi anni è in atto un grosso sviluppo del settore giovanile del kata e in Italia le gare per gli under 18 stanno avendo un vero e proprio boom. - ha raccontato Gino Gianmarco - Noi come Kuroki siamo dentro al mondo del kata da molti anni e recentemente abbiamo ospitato il primo Children Kata festival & Kata seminar in cooperazione con European Judo Union in Italia, nel quale l’Head Kata Commissioner dell’EJU Slavisa Bradic con Monica Piredda ha illustrato nuove modalità di didattica del judo legato al kata per bambini. Nell’ultima giornata del seminario sono stati coinvolti giovanissimi di diverse società e la risposta è stata più che positiva.
Abbiamo quindi deciso di proseguire su questa strada individuando alcune coppie, omogenee per caratteristiche ed età, a cui dare una prima infarinatura dei kata. Nello specifico io ho fatto delle lezioni sulle prime tre serie di Nage No Kata con tre coppie di età compresa fra i 10 e i 12 anni. I ragazzi individuati fanno tutti judo da diversi anni, sono cinture verdi e blu, e partecipano con regolarità alle gare di shiai, anche all’estero. Personalmente credo che studiare i kata e fare gare di kata sia un’ottima opportunità di crescita e permetta di vedere il judo con un’ottica più ampia, ma credo che soprattutto per i giovani sia opportuno non limitarsi a questo, e penso che la mia storia agonistica lo dimostri.
La risposta da parte dei ragazzi è stata ottima e penso che diversi spunti possano essergli utili anche per lo shiai. In particolare, il kata prevede che tutte le tecniche vengano fatte a destra e sinistra, mentre solitamente ci si specializza fin da giovani su un solo lato. Inoltre, le tecniche vanno eseguite con rigore in una sequenza definita e questo implica un buon controllo del proprio corpo, oltre che la collaborazione attiva di uke. Infine hanno scoperto l’esistenza degli atemi, che agli inizi risultano sempre difficoltosi per i judoka, poiché non previsti fuori dai kata.
Ora loro continuano ad esercitarsi e vengono monitorati periodicamente e il 25 Ottobre dovrebbero esordire per Coppa Kata a Tarcento, che avrà una categoria dedicata ai bambini. Se poi gli piacerà continueranno.”

Cinque le giovani coppie coinvolte: Matteo Borgobello e Alessio Tomat, Lorenzo Clocchiatti e Mattia Di Giusto, Francesco Gentile e Lorenzo Stefanel nel Nage No Kata; Teresa Mansutti ed Ester Rizzrado, Alessia Orlando e Asia Tola nel Ju No Kata.

L’attività è stata tutta supervisionata da Giuliano Casco, componente della Commissione Nazionale di Kata.