È un quinto posto, quello ottenuto dalla friulana Asya Tavano a Lima, in un Grand Prix con la partecipazione di 48 nazioni, che ha lasciato un retrogusto molto amaro. E non tanto per il dispiacere che si prova quando guadagni la semifinale e poi rimani senza medaglia, ma perché subire un’azione-killer ed infortunarsi è un’opzione che si evita sempre di prendere in considerazione. E se l’azione-killer nemmeno viene ravvisata e sanzionata, allora la beffa diventa totale ed amarissimo il retrogusto.
Il Grand Prix di Asya Tavano è iniziato con una limpida la vittoria sulla cubana Dayanara Curbelo Travieso, portata a terra con una perentoria rotazione delle spalle valutata yuko ed il conseguente bloccaggio a terra con un’immobilizzazione che ha chiuso la partita durata appena un paio di minuti.
Poi la semifinale con l’estone Emma-Melis Aktas sembrava essere avviata verso un esito favorevole, finchè l’estone ha abbracciato la spalla di Tavano lanciandosi in avanti. Entrambe sono cadute di pancia, ma la pressione sulla spalla ha procurato un forte dolore all’altezza dello sterno dalla friulana, da costringerla alla resa e, purtroppo, anche alla rinuncia di disputare poi la finale per la medaglia di bronzo. Che ha consentito alla ventenne isareliana Yuli Alma Mishiner, oro agli europei U23 nel 2024, di conquistare la seconda medaglia nel World Judo Tour.
“Il dolore accusato da Asya è al centro, sotto lo sterno -ha commentato il coach Francesco Bruyere- potrebbe essere qualcosa di cartilagineo, appena rientriamo verifichiamo. È stata la terza volta che la estone faceva quel tipo di azione e sono anche andato a vedere la review e mi è stato detto che per loro è tutto regolare… Regolare o no si è fatta male. E questo basta per dire che era un’azione (ripetuta) pericolosa”.
La giornata della squadra azzurra ha registrato anche l’eccellente terzo posto di Tiziano Falcone nei 90 kg ed il quinto posto nella stessa categoria di Cristiano Mincinesi, contribuendo così al quarto posto nel medagliere per nazioni con l’oro di Valerio Accogli (66), l’argento di Giorgia Stangherlin (70), i due bronzi con Irene Pedrotti (70) e Tiziano Falcone (90) con tre quinti (Valeriani, Mincinesi, Tavano) e tre settimi (Maddaloni Nosa, Russo, Favorini).