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Judo

KENNY BEDEL RIPORTA L’ITALIA SUL PODIO A LIGNANO: PER LUI STREPITOSO BRONZO NEGLI 81KG!

Dopo la strepitosa partenza di ieri con due ori e tre argenti conquistati, l’Italia è tornata a salire sul podio all’European Cup Junior di Lignano, stavolta nella giornata dedicata alle categorie pesanti: è di Kenny Bedel l’unica medaglia conquistata oggi dagli azzurri ma sono stati diversi i nostri connazionali che si sono contraddistinti nella manifestazione.
 
Una gara da incorniciare quella del pordenonese Kenny che, forte del tifo presente sugli spalti, si è riconfermato di bronzo negli 81. La sua “scalata” al tabellone inizia con la vittoria per wazari di gaeshi sul polacco Hoppe e prosegue con l’ippon, sempre di gaeshi, contro il croato Straza. Agli ottavi si sbarazza dell’italiano Mattia Gallina in poco più di un minuto grazie ad un ippon di maki komi e successivamente approda in semifinale dopo aver messo a segno due wazari sul belga Vandyck, il primo di o uchi gari ed il secondo di tani otoshi. La finale è ad un passo ma Kenny non riesce ad avere la meglio sul russo Utsiev: nonostante infatti dia l’impressione in più occasioni di riuscire a portare a casa la vittoria, Bedel deve fare i conti con un avversario mai domo che riesce a marcare due wazari di controtecnica a distanza di poco tempo.
La “pratica bronzo” dura meno di 50 secondi: una splendida intuizione in o soto gari infatti consente a Kenny di piazzare un ippon che non lascia scampo.

“Questa medaglia è molto importante per me, doveva arrivare ed è arrivata - sono state le sue prima parole - Sono molto contento, proprio perché si tratta di un risultato cercato, perseguito e ottenuto per puntare ora ai campionati d’Europa. Oggi, fin da subito, mi sono sentito molto bene, mentalmente e fisicamente, ho affrontato tutti gli incontri con la chiave giusta ed anche la semifinale, che non è andata come sarebbe potuta andare, a causa di situazioni: anche in quell’incontro mi sono sentito più forte. Esprimo un ringraziamento sincero a tutti gli amici dello Shidokan che mi sostengono e con i quali mi alleno”.

Per l’Italia sono arrivate anche due medaglie di “legno”: l’udinese Betty Vuk (78kg) e il parmense Lorenzo Agro Sylvain (+100kg) infatti non sono purtroppo riusciti a raccogliere un podio di prestigio, che avrebbe incorniciato una prova di spessore.

A fare il bilancio della due giorni è stato Raffaele Parlati, membro della Commissione Nazionale Juniores: “La gara è stata sicuramente di ottimo livello, organizzata molto bene. Siamo andati un po’ sotto come medaglie rispetto alla precedente edizione, quest'anno 6 l'altro 9, anche se a dire il vero stavolta abbiamo conquistato un oro in più e questo ci fa ben sperare. La squadra è buona, ci sono molti giovani che sono in crescita quindi confidiamo di fare bene come abbiamo fatto gli altri anni. Oggi ho visto diverse individualità che sono spiccate rispetto alle altre però, proprio per mantenere la squadra compatta, meglio non fare nomi e continuare a lavorare sul gruppo”.

Il 37° Trofeo Tarcento è stato vinto dalla Russia, che si è posizionata davanti a tutti nel medagliere maschile, con tre ori, quattro argenti e tre bronzi. All’Italia la Coppa Unione Europea, che tra le donne ha conquistato due ori ed un argento. Vincitrice anche del medagliere complessivo, che si aggiudica la Coppa Valli del Torre, è stata la Russia che alle medaglie maschili aggiunge quattro femminili, ovvero un argento e un bronzo. La Coppa Costantini è stata assegnata al miglior atleta FVG in gara, Kenny Bedel, mentre la Coppa Amicizia stavolta è stata vinta dal Kazakistan, team proveniente da più lontano.
 
JUDO FVG L’aria di “casa” ha fatto bene alla tolmezzina Betty che è arrivata a giocarsi una medaglia importante nonostante una poule molto ostica. Dopo il vittorioso esordio per wazari di gaeshi sulla svedese Johnsson, Betty ha subito il primo stop di giornata nella sfida contro l’olandese Van Harselaar, terminata con un hansoku make per 3 shido. Approdata nel girone dei recuperi, la portacolori del Judo Tolmezzo ha battuto la campionessa asiatica cadetta, la kazaka Gritsenko, approfittando di un errore macroscopico dell’avversaria per immobilizzarla e recuperare così lo svantaggio subito in fase iniziale su un sasae. Superato anche lo “scoglio polacco” chiamato Gaj, grazie ad un wazari di koshi guruma cui è seguito l’osae komi, Betty ha acciuffato la finale per il bronzo. L’ultima fatica di giornata è l’estone Annika Karilaid che, messa in difficoltà, riesce a sfoderare un guizzo in tomoe nage che non consente a Betty diritto di replica. 
 
“Non mi aspettavo di arrivare in fondo perché non avevo una bella poule – sono state le prime parole di una dispiaciutissima Betty – La prima sconfitta mi ha lasciato molto amaro in bocca, in finale invece, nonostante mi sentissi bene, la mia avversaria ha approfittato di un mio attimo di esitazione e mi ha fatto un bell’ippon. Non c’è molto altro da dire se non che questo risultato mi ha lasciato tanto amaro in bocca, considerato che anche a Coimbra avevo chiuso quinta”.

Era iniziata con il piede giusto la gara di Mohammed Lahboub che, superato il croato Stojkovic per ippon di uchi mata, ha dovuto poi fare i conti con il portoghese Teodosio, che si è imposto per ippon di strangolamento. Recuperato, il judoka che da poco difende i colori del Marocco ha subito lo stop definitivo contro il francese Garel, vittorioso per doppio wazari di gaeshi.

Poca fortuna invece per Michele Comuzzi (Sport Team Udine) che ha concluso la sua gara negli 81kg al primo turno subendo un ippon di leva dal polacco Pankowski.