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Judo

Mondiali Tokyo: Ono inarrestabile nei 73kg, Deguchi conquista i 57kg. Giornata storta per Basile ed Esposito

C'è ancora molto Giappone nella terza giornata dei campionati del mondo al Budokan di Tokyo.

Gara impeccabile per il re dei 73kg Shoei Ono (JPN) che da gran spettacolo andando a segno in tutti e cinque gli incontri disputati senza subire alcun punteggio. Il campione olimpico in carica mette in fila al secondo turno l'ungherese Ungvari con un ippon netto di uchi-mata, replicato anche nell'incontro successivo contro il giordano Slman, tecnica che questa volta gli vale un waza-ari concluso poi con l'osae-komi. Al quarto turno è un micidiale o-soto-gari che fa avanzare Ono nel tabellone a discapito del georgiano Shavdatuashvili, mentre ai quarti, contro il turco Ciloglu - campione del mondo juniores 2018 - il nipponico fa valere la sua lotta a terra vincendo per un juji gatame. La semifinale con il russo Iartcev (poi terzo assieme all'azero Heydarov) è adrenalina pura, un susseguirsi di attacchi e parate che vede i due atleti in parità fino a trenta secondi dalla fine quando il nipponico passa in vantaggio di waza-ari portato a termine ancora una volta nell'osae-komi. La finale è la replica di quella olimpica di Rio e ancora una volta il ventisettenne giapponese ha la meglio sull'azero Orujov, grazie al suo inarrestabile uchi-mata. Con questa vittoria Ono porta a 28 gli incontri consecutivi vinti  in campo internazionale.

Nella stessa categoria non riescono ad avvicinare il podio i nostri portacolori Fabio Basile e Giovanni Esposito. Basile vince con Aden-Alexandre Houssein (Gibuti) e poi con Lukas Reiter (Austria). Purtroppo sono tre sanzioni nell'incontro con l'israeliano Butbul a fermare la rincorsa al titolo dell'azzurro. Giovanni Esposito è autore di un'ottima vittoria al primo turno contro il forte atleta greco Georgios Azoidis, bronzo ai recenti European Games a Minsk. Nell'incontro sucessivo, nonostante la buona prova, è costretto a cedere (anche lui per somma di sanzioni) al turco Ciloglu.

“È stata una giornata storta – commenta il coach azzurro Francesco Bruyere - a questo livello molti incontri vengono combattuti tatticamente e Fabio come sapevano non era al 100% a causa del problema al gomito. E questo purtroppo, lo ha penalizzato nell’affrontare proprio la tipologia di judo praticata dall’israeliano Butbul. E lo stesso si può dire per Giovanni che, dopo un grande avvio, ha trovato difficoltà per risolvere l’incontro con l’ostico turco, molto scaltro peraltro, nel mischiargli le carte. Ognuno di questi ragazzi è consapevole delle proprie capacità, e noi con loro. Raccogliamo questi dati ed elaboriamoli per aggiustare il tiro nei confronti degli avversari che abbiamo incontrato”. 

In campo femminile l'atleta nipponico-canadese Christa Deguchi scrive una pagina di storia per il judo d'oltre oceano conquistando il primo titolo iridato nei 57kg. Deguchi (mamma giapponese e papà canadese) ha adottato la cittadinanza canadese da qualche anno dopo aver inizialmente rappresentato il Giappone, dove tuttora vive. Si può considerare una finale in casa quindi quella con la coetanea, campionessa del mondo uscente, Yoshida che si conclude al golden score con uno spettacolare ura nage. Sono quattro ippon quelli che portano la canadese in finale, il primo per strangolamento sulla russa Konkina e a seguire  osae-komi sulla serba Rogic, harai-goshi sulla francese Cysique e di nuovo osae-komi in semifinale sulla russa ilieva.

Domani saliranno sul tatami ben quattro alfieri azzurri: Antonio Esposito e Christian Parlati negli 81kg, Edwige Gwend e Maria Centracchio nei 63kg.

Come ormai di consueto, le finali verranno trasmesse su Sky Sport (canale 204) a partire dalle ore 12, con il commento di Ylenia Scapin ed Ivano Pasqualino. Anche domani ci sarà inoltre la diretta live social sulle pagine ufficiali fijlkam.

Le classifiche della terza giornata:

73: 1. Shohei Ono (Jpn), 2. Rustam Orujov (Aze), 3. Denis Iartcev (Rus) e Hidayat Heydarov (Aze), 57: 1. Christa Deguchi (Can), 2. Tsukasa Yoshida (Jpn), 3. Julia Kowalczyk (Pol) e Rafaela Silva (Bra).