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Karate

Ghinami d’argento, l’Italia chiude i mondiali con anche l’oro di Avanzino e il bronzo di D’Onofrio

 

È l’argento di Alessio Ghinami ad aprire il bilancio italiano dei Campionati Mondiali Individuali 2025 del Cairo. Il carabiniere originario di Azzano, già bronzo europeo e medagliato ai World Games, ha conquistato un prestigioso secondo posto nel kata maschile, al termine di un mondiale in cui ha mostrato tecnica, solidità e maturità. In finale ha affrontato il giapponese Kakeru Nishiyama, numero uno del ranking: Ghinami, con la cintura rossa, ha eseguito un Gojushiho Dai pulito e ben strutturato, ma il giapponese ha risposto con un Chibana no Kushanku impeccabile, imponendosi 46.4 a 44.2. Per l’azzurro si tratta comunque del suo miglior risultato in carriera, costruito lungo un percorso di altissimo livello contro avversari come Ariel Torres Gutiérrez (USA), Roman Hrcka (SVK), Thomas Klemz (FRA), Hung Ho (HKG), Mostafa Elghobashy (EGY) e Youcef Ziad (ALG).

Insieme all’argento di Ghinami, l’Italia festeggia anche l’oro mondiale di Matteo Avanzini nei +84 kg di kumite e il bronzo di Terryana D’Onofrio nel kata femminile. Avanzini ha conquistato il titolo battendo in finale l’iraniano Saleh Abazari dopo un 2-2 deciso all’hantei, riportando l’Italia sul trono dei pesi massimi dopo Guazzaroni, Benetello e Maniscalco. Il suo percorso è stato travolgente: dopo una sconfitta iniziale nel round robin, ha vinto tutti gli incontri successivi senza subire un punto, superando anche il campione del mondo uscente Filali.

Terryana D’Onofrio ha invece centrato il bronzo nel kata femminile al termine di una finale combattuta contro l’americana Sakura Kokumai. Entrambe hanno scelto Suparinpei, ma l’azzurra ha convinto di più (42.4 a 42.1), firmando la sua terza medaglia mondiale del 2025. In precedenza aveva superato Miskova, Leong, Laos-Loo, Taily e Cruz, cedendo soltanto alla giapponese Ono Maho in semifinale.

Si fermano ai piedi del podio Michele Martina e Silvia Semeraro, entrambi quinti dopo finali per il bronzo molto impegnative: Martina ha ceduto al croato Ivan Kvesic, mentre Semeraro si è arresa all’azera Iryna Zaretska, tre volte campionessa mondiale.

Con 1 oro, 1 argento e 1 bronzo, l’Italia chiude i Mondiali Individuali del Cairo con una prestazione solida e da protagonista, centrando la seconda posizione nel medagliere a pari merito con Giappone, Turchia e Iran, dietro soltanto all’Egitto. Un risultato che, insieme alle quattro medaglie conquistate nel parakarate, conferma la forza complessiva del movimento azzurro.