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Lotta

Ancora bufera sul torneo di qualificazione olimpica: Chamizo non si ferma

Il trofeo di qualificazione olimpica di lotta che si è svolto lo scorso fine settimana a Baku sta diventando sempre più un caso mediatico. 
In particolare, al centro dell'attenzione, c'è l'incriminato incontro dell'azzurro Frank Chamizo contro l'azero Turan Bayramov

La semifinale in questione, che in questo torneo valeva come una finalissima, ha visto l'azero partire subito fortissimo, mettendo in un minuto Chamizo sotto 6-0. L’azzurro ha in seguito rimontato, arrivando prima sul 6-6 e poi sull’8-8. Sullo scadere del tempo, a un secondo dalla fine, Frank è passato dietro all’avversario e lo ha messo in ginocchio, guadagnando il vantaggio valido per la vittoria.

A questo punto succede il fatto che ha creato tutte le polemiche che si stanno protraendo in questi giorni. Dopo l'azione di Chamizo, a tempo scaduto, viene chiamato il challenge, e dopo un confronto gli arbitri hanno tolto i due punti assegnando dunque la qualificazione olimpica a Bayramov. L'8-8 finale ha infatti dato ragione all'azero che aveva messo a segno una tecnica da quattro. 

Da qui l'inizio della polemica che si trascina da giorni, in cui l'azzurro, dopo aver mancato il bronzo nella competizione, attraverso i suoi canali social ha sollevato l'ingiustizia riservatagli. Proprio oggi, inoltre, la sua ultima pesante accusa, rilasciata a La Repubblica: "Sapevo che dovevo dare il doppio, il triplo in Azerbaigian, perché lottavo a casa loro e avevano comprato tutto. Lo stesso arbitro è stato con gli azeri per tutto il torneo. Io ce l’ho fatta, ma poi è successo qualcosa che ricorda il pugilato di tanti anni fa. E allora sì, lo voglio dire, sono venuti da me offrendomi dei soldi300.000 dollari per perdere" ha dichiarato Chamizo. "Non voglio dire chi è stato, ma è successo la mattina del peso. Li ho mandati a f… perché non rappresento solo me stesso, ma anche l’Italia, la mia federazione, la Fijlkam, e l’Esercito. Sono così schifato che non mi sembra di parlare di sport".

Di oggi anche la dichiarazione del Presidente del settore Lotta Morsiani: “Abbiamo ricevuto grande solidarietà anche da molti del pubblico azero e degli addetti ai lavori, ovunque siamo andati ci è stato sottolineato che la vittoria era davvero a carico di Chamizo. Qualcuno l’ha definito ‘l’errore del secolo’.
In aeroporto ho parlato con uno dei supervisor, Kamel Bouaziz, che sostiene che non ci fosse controllo, nella proiezione. Loro hanno 4 o 5 telecamere su cui visionare l’azione. Noi abbiamo una foto in cui sono evidentemente 2 punti netti. Ma siamo sull’interpretativo, o sul cautelativo per loro. L’incontro però è stato falsato da tantissimi elementi: i primi 6 punti assegnati all’azero dovevano essere 4. Poi una continua fuga, che doveva essere penalizzata molto di più. C’è stato un atterramento con schienata e se non si vuol dare la schienata andrebbero dati almeno 4 punti. Insomma, per farla breve, gli addetti ai lavori stessi hanno detto che poteva finire 13-5 per Frank. Tutti errori poi confermati dal supervisor.
Noi siamo dirigenti e dobbiamo mantenere un equilibrio. Certo, in questa situazione è davvero difficile: come Federazione abbiamo fatto un’analisi, un programma dettagliato, abbiamo investito risorse ed energie per ottenere un risultato che ci è poi sfuggito per delle dinamiche che sembrano prese di posizione. La qualificazione olimpica per noi è fondamentale, su tutti i livelli, sportivi e di visibilità.
Questa terna arbitrale non parteciperà alle Olimpiadi, questo mi è stato già comunicato. E questo dal nostro punto di vista è già un’ammissione di colpa.”

Anche gli altri azzurri in gara lo scorso fine settimana non sono riusciti a centrare l'obiettivo, ma rimane ancora un'opportunità per staccare il pass per Parigi: il Torneo Mondiale che andrà in scena a Istanbul dal 9 al 12 maggio.