images/friuli_venezia_giulia/2025/medium/Benjamin_Honis_Mondiali_Lotta_2025.jpeg
Lotta

Mondiali di Lotta senza medaglie per l'Italia

Si è conclusa senza medaglie, ma con prove combattute e spunti di crescita, l’avventura della nazionale italiana ai Campionati Mondiali Senior di lotta, andati in scena dal 13 al 21 settembre all’Arena Zagreb (Croazia), con oltre 860 atleti provenienti da tutto il mondo.

Il cammino degli azzurri è iniziato con la lotta libera. Simone Piroddu (61 kg) ha aperto il torneo arrendendosi al primo turno all’armeno Khndzrtsyan, mentre Luca Finizio (74 kg) ha subito la stessa sorte contro il canadese Thomson. Protagonista della prima parte è stato Benjamin Honis (92 kg), testa di serie numero due, che dopo la sconfitta con il russo Gadzhimagomedov è stato ripescato grazie al percorso dell’avversario fino alla finale. L’azzurro ha battuto il turco Tokgoz con autorità, ma si è fermato contro il kazako Kurugliyev, chiudendo al settimo posto, miglior risultato maschile della spedizione. Stop immediato invece per Colin Realbuto (65 kg), eliminato dal belga Musaev.

Nella lotta femminile, le note più incoraggianti. Emanuela Liuzzi (50 kg) ed Enrica Rinaldi (76 kg) hanno raggiunto i quarti di finale, entrambe approdate ai ripescaggi grazie al cammino delle loro avversarie fino all’atto conclusivo. Liuzzi ha superato Ayachi (TUN) e Jimenez (USA) prima di arrendersi alla cinese Zhang; Rinaldi ha battuto Gaucaite (LTU) e Syzdykova (KAZ) prima dello stop con Reasco Valdez (VEN). Nei ripescaggi, però, non è arrivato l’accesso alla finale per il bronzo: Liuzzi è stata fermata dalla turca Demirhan, Rinaldi dalla giovane indiana Priya. Anche Aurora Campagna (62 kg) ha sfiorato la possibilità di rientrare, eliminata nei recuperi dalla bulgara Dudova dopo essere stata sorpresa dalla nordcoreana Ok Ju Kim, poi finalista. Per Laura Godino (68 kg) percorso subito in salita, sconfitta all’esordio dall’indiana Radhika.

Nella greco-romana, Luca Dariozzi (82 kg) si è arreso al debutto con l’ucraino Abdiiev, mentre l’ultimo azzurro in gara, Nikoloz Kakhelashvili (97 kg), è stato costretto al ritiro per un infortunio alla spalla dopo appena 30 secondi dall’inizio del match con l’azero Ahmadiyev.

Il bilancio complessivo non porta podi, ma alcuni segnali positivi: la top 7 mondiale di Honis, i quarti di finale centrati da Liuzzi e Rinaldi, la grinta delle atlete più giovani che hanno potuto misurarsi con avversarie di livello assoluto. Un passaggio di esperienza importante in vista dei prossimi appuntamenti internazionali e, soprattutto, della corsa olimpica verso Parigi 2028.