Oggi è stata una giornata ricca di emozioni, non solo per le azioni e le medaglie che i judoka in gara ci hanno regalato, ma soprattutto perché questa è stata molto probabilmente l'ultima gara per diversi top player che siamo stati abituati a vedere e a tifare sul tatami e che hanno segnato un'intera generazione. Parliamo ad esempio di Julia Kowalczyk (Pol), Telma Monteiro (Por), Hedvig Karakas (Hun) e Miryam Roper (Pan). Ma sicuramente colei che oggi ha dato il saluto alle competizioni è l'iconica Sabrina Filzmoser (Aut).
All'uscita della 41enne austriaca, le delegazioni ed i funzionari presenti le hanno dedicato una vera e propria ovazione, commovendo gli animi di tutti, come anche quello dell'allenatrice del Team Austria Yvonne Boenisch che l'ha abbracciata appena scesa dal tatami. Un saluto sentito a questa straordinaria atleta che ha partecipato per la prima volta ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino, è stata numero uno mondiale, ha vinto due titoli europei e due medaglie di bronzo mondiali. E se oggi ha lasciato le gare, questo non significa che Sabrina dica addio al mondo del judo, infatti la Filzmoser è inserita come Ambasciatrice dell’IJF ed è stata recentemente eletta Presidente della Commissione Atleti IJF della quale fa parte anche Matteo Marconcini.
Ma andiamo ora a sentire quali sono stati i principali commenti sulla gara di oggi dai protagonisti.
Kosei Inoue: "Ono è il miglior judoka che abbia mai visto in vita mia. È la combinazione perfetta di potenza, precisione e tecnica".
Ono Shohei: "Quando ho vinto il mio primo titolo olimpico ero giovane. Oggi, e dopo anni passati a sconfiggere tutti, posso dirvi che non è stato facile. Sono anche molto felice perché in tutti questi anni sono riuscito a rimani nella mia categoria di peso, e anche questo è un risultato".
Lasha Shavdatuashvili: "Sono un po' deluso ovviamente, ma Ono è il miglior judoka. È così forte e non sbaglia mai. Alla fine questo è judo e siamo uguali, ognuno con due mani e due gambe e le stesse opportunità. I migliori vincono. La mia strada verso la finale è stata dura ma ho sempre fiducia in me stesso e non mi arrenderò mai".
Fabio Basile: “Ho dato il massimo per tutti questi anni e avrei dato anche la mia vita su quel tatami. E così ho fatto. Chi ha visto il mio incontro sa bene come è andata, lui è riuscito a prendere il sopravvento dopo 9 minuti di combattimento all'estremo delle nostre forze. Stimo sinceramente questi uomini che stanno lottando per il sogno di una vita, quello di vincere le Olimpiadi e diventare dei dell'Olimpo. Complimenti An, sei stato fantastico”.
Nora Gjakova: "Non è stata la gara più bella ma non importa, l'importante era vincere. Voglio ringraziare Majlinda. Ha iniziato il percorso, ci ha supportato tutti. Senza di lei l'oro di Distria e il mio oro non ci sarebbero mai stati».
Majlinda Kelmendi: "Oggi ho visto tutti i suoi incontri e fin dall’inizio ho pensato che oggi sarebbe stata la sua giornata", mentre Driton Kuka l'allenatore ha dichiarato: "Il Kosovo è un piccolo paese ma una grande nazione di judo".
Sarah Leonie Cysique: "Ho bisogno di vedere il video perché non ho fatto nulla di sbagliato. Ho persino pensato che lei avrebbe ricevuto lo shido, quindi sono rimasta scioccata quando l'arbitro ha indicato me. Rispetto la decisione, ma voglio vedere di nuovo l'azione."
Jessica Klimkait ha messo al collo la prima medaglia olimpica nel judo per il Canada: "Non dico che sono stanca da Budapest. Il Mondiale è stato soltanto sei settimane fa, ma nessuna scusa. Tutto è stato fatto per arrivare qui ed ero pronta a vincere. Non so cosa sia successo."
Ospite d'onore oggi sulle tribune durante le finali, il presidente del CIO Thomas Bach, accolto dal presidente dell'IJF, Marius Vizer, Yasuhiro Yamashita, presidente del Comitato Olimpico giapponese e della All Japan Judo Federation.