images/friuli_venezia_giulia/2024/medium/0202_Scutto_7.jpg
Judo

Una super Susi Scutto è bronzo al Grand Slam di Parigi. Settima Veronica Toniolo

Si è concluso con un convincente settimo posto il percorso della triestina Veronica Toniolo al Grand Slam di Parigi. Nonostante uno stato di forma non ottimale, l’atleta del GS Esercito, seguita in gara dal coach-papà Raffaele, si è battuta al meglio delle sue possibilità. Dopo aver superato per wazari la finlandese Pihla Salonen e la tedesca Seija Ballhaus, ribaltando peraltro un incontro che sembrava essere già segnato, “Veve” si è dovuta arrendere ai due mostri sacri dei 57 kg, Christa Deguchi e Nora Gjakova, ma cercando sempre ostinatamente la vittoria.

“Buona la prestazione di Veronica per le condizioni fisiche non ottimali purtroppo un infortunio alla caviglia a Natale ha rallentato la preparazione di questa gara, al quale purtroppo si è aggiunto anche un fastidio alla spalla. -è il commento di Francesco Bruyere, capoallenatore femminile- In queste condizioni è riuscita a battere dopo 8 lunghissimi minuti di GS la forte atleta tedesca, dimostrando come sempre una grande tenacia, tanta testa e tanto cuore. Ovviamente il lungo incontro ha avuto i suoi strascichi e Veronica non è riuscita ad esprimersi al meglio contro la campionessa del mondo e poi, con la campionessa olimpica. Un po’ di recupero e sono sicuro che anche per lei l’appuntamento con la medaglia è solo rimandato”.

Per quanto riguarda il resto della squadra azzurra, un’immensa Assunta Scutto si è presa il bronzo nei 48 kg, avvicinandosi così sempre di più alla qualificazione per le Olimpiadi. La certezza matematica ancora non c’è, ma che esca dall’elenco del tutto delle qualificate è diventato quasi impossibile.

Susi ha inchiodato con il suo rovesciamento speciale sia l’israeliana Tamar Malca che l’indiana Asmita Dey, per ripetersi poi anche sulla tedesca Katharina Menz. Con la giapponese Wakana Koga l’azzurra è passata subito in vantaggio con un gaeshi-wazari, ma poi Koga ha piazzato ashi guruma. E per il terzo posto la mongola Baasankhuu Bavuudorj è finita inchiodata anche lei, con il rovesciamento “special-Susi”.

“Sono supercontenta perché è sempre stato uno dei miei piccoli sogni arrivare sul podio del Grand Slam a Parigi… -ha raccontato a caldo Assunta Scutto- l’ho sempre vista come la gara dei campioni, anche per com’è organizzata. Arrivare oggi sul podio mi rende veramente fiera, anche se non nascondo che sono un po’ delusa per la semifinale. Stavo vincendo e ho visto sfumata la possibilità di andare in finale, davvero una brutta batosta dalla quale è stato difficile riprendermi. Sono soddisfatta però per come ho elaborato questa sconfitta, sapevo che meritavo questa medaglia e ho trovato la forza per non mollare come sempre. Dedico questa medaglia alla Nazionale, che mi permette di fare queste esperienze, al mio gruppo sportivo Fiamme Gialle che mi mette nelle migliori condizioni per allenarmi e tutto lo staff tecnico, il mio coach Antonio Ciano, Salvatore Ferro e tutto lo staff che c’è dietro. Mando un bacio a tutti quanti, alla mia famiglia che mi ha seguito. Sono contenta di aver iniziato così quest’anno e spero che vada sempre a migliorare”.

“Una bella medaglia quella di Susy nel torneo più prestigioso del mondo. -è stato il commento di Bruyere - Quattro incontri conclusi a terra sono indice di quanto ormai si sia evoluta la sua capacità nel ne waza, che unita alle sue grandi capacità nella lotta in piedi e alla sua testa vincente ne fanno un’atleta completa sotto tutti i punti di vista. Ovviamente, come sempre, oggi avrebbe potuto disputare la finale e ci dispiace per la semifinale persa con la forte giapponese dopo essere passata in vantaggio, ma è solo una questione d’impostazione tattica che va migliorata e che sono sicuro non riaccadrà più. Tantissimi Complimenti a lei e al suo gruppo sportivo delle Fiamme Gialle.”

"Brutta giornata per Odette -ha aggiunto coach Bruyere- che in realtà era in uno stato di forma ottimale, ma purtroppo non è riuscita ad esprimere il suo classico potenziale in un incontro gestito bene dalla giovane giapponese. Un incontro volato via sulla fase del kumikata e che si è complicato al Golden Score, ma per me non c’è nessun campanello d’allarme, abbiamo preso le misure anche a lei e da domani si torna al lavoro per vincere ancora".

“Purtroppo, un sorteggio non fortunato ha messo subito Aversa e Basile contro i due giapponesi Nakamura e Maruyama. -è il commento di Raffaele Parlati, capoallenatore maschile- Sono contento per come I due azzurri hanno affrontato i due nipponici anche se non hanno vinto. Spendo una parola in più per Fabio, che pur non essendo in una condizione fisica ottimale a causa di un problema fisico che si è di recente riacutizzato ha tenuto testa a Maruyama, che per me è in assoluto uno degli atleti più forti al mondo”.

Domani, seconda giornata, sono sette gli azzurri in gara nella Accor Arena: Manuel Lombardo, Gabriele Sulli (73), Giacomo Gamba, Antonio Esposito (81), Agnese Zucco, Nadia Simeoli (63), Raffaella Lelia Ciano (70).