È mancato questa mattina all’affetto dei suoi cari il Maestro Benemerito Arduino De Candussio.
Classe 1935, Arduino aveva iniziato la pratica del judo, come molti coetanei al tempo, presso la Società Ginnastica Triestina nel 1961 prima con Riccardo Stradi, poi col M° Palmiro Gaio. Conquistata la cintura nera nel 1972, aveva aperto il suo dojo nel 1973 insieme all’amico Renzo Zuliani (da cui il nome del club, A per Arduino e R per Renzo), conservando il nome anche quando, l’anno successivo, quel caro amico gli era mancato.
Una vita dedicata al judo, un amore infinito per una disciplina che gli ha dato tanto, al punto che l’insostituibile moglie Renata supportata dal figlio Maurizio, a sua volta Maestro, ha chiesto che Arduino venga sepolto con addosso il suo judogi.
Pochi anni fa il conferimento del 6° dan motu proprio e, contestualmente, il titolo di Maestro Benemerito, riconoscimenti che l’avevano riempito di orgoglio e felicità, così come vedere che il suo club, che ha compiuto 50 anni di attività, continua a crescere dai semi gettati nel solco da lui tracciato in gioventù.
Il Comitato Regionale FIJLKAM e la comunità sportiva che rappresenta si stringono in un affettuoso abbraccio a Maurizio e Renata in questo triste momento.
“Come il fiore sublima il ciliegio, la spada il samurai”.