Si è appena conclusa la terza ed ultima giornata del Grand Slam giapponese che quest’anno si è eccezionalmente tenuto ad Osaka per permettere la ristrutturazione sede di Tokio in vista delle Olimpiadi 2020.
La tappa giapponese è sempre una delle più impegnative in quanto la nazionale di casa ha la possibilità di schierare ben quattro atleti per ogni categoria di peso e il Giappone di fatto non ha seconde linee. L’appuntamento di quest’anno inoltre assegna punteggio pieno per la qualificazione olimpica rendendo un risultato utile ancora più ambito.
La spostamento di sede ad Osaka, 500 km a sud di Tokyo, rende ancor di più questo Grand Slam in Sol Levante la gara di casa dei fratelli Abe, la coppia più attesa della prima giornata, cresciuta a pochi chilometri di distanza dalla sede della manifestazione.
Uta ABE non delude i suoi tifosi e dopo quattro incontri vinti con classe incontrastata nella categoria al limite dei 52kg, a soli 18 anni, conquista l’oro e riconferma la sua imbattibilità nell’IJF World Tour che continua dal 2016. Il secondo gradino del podio va a Natsumi TSUNODA, mentre il terzo posto va ad Amadine Buchard (FRA) e Ai SHISHIME (JPN).
Diverso l’epilogo per il fratello Hifumi ABE, vero e proprio beniamino del pubblico nella categoria -66kg. Dopo quattro vittorie Abe cede in finale al connazionale Joshiro MARUYAMA che questa volta non gli lascia scampo aggiudicandosi la vittoria al golden score. Con questo risultato Maruyama riapre probabilmente anche la competizione tutta giapponese per la partecipazione alle prossime olimpiadi di casa. Il terzo gradino del podio va alla Mongolia con Baskhuu YONDONPERENLEI e alla Russia con Aram GRIGORYAN.
Nei 48kg la vice campionessa del mondo di Baku Funa TONAKI grazie a tre ippon e un wazari si riprende il gradino più alto del podio. Il secondo posto va alla mongola MUNKHBAT, mentre il terzo alle altre due atlete giapponesi Hiromi ENDO e Ami KONDO.
Anche nei 60kg il Giappone non cede il passo agli avversari: nonostante il duo volte campione del mondo Naoisha TAKATO inaspettatamente fuori dai giochi al secondo turno, ci pensa il suo collega più giovane Ryuju NAGAYAMA a conquistare la medaglia d’oro dopo una finale fatta di attacchi e contrattacchi con il russo Yago ABULADZE. Al terzo posto si classificano il coreano Won Jim KIM e il giapponese Yuma OSHIMA.
La seconda giornata ci vede finalmente protagonisti con due punte di diamante della nazionale italiana. È infatti la volta di Edwige Gwend (-63kg) e di Matteo Marconcini (-81kg), entrambi al rientro in gare di livello dopo un periodo di stop.
La gara di Edwige inizia in maniera magistrale. Nella fase eliminatoria sconfigge la nepalese KHATRI per waza-ari ma soprattutto l’olandese Juul FRANSSEN con la quale aveva già perso nei precedenti tornei. Dopo la sconfitta ai quarti di finale contro Masako DOI (poi vincitrice della categoria), nei ripescaggi Edwige coglie un’altra vittoria importante sulla cubana Maylin DEL TORO CARVAJAL (quinta ai mondiali di Baku) regalandosi l’opportunità di giocarsi la medaglia di bronzo. La forte giapponese Aimi NOUCHI risulta particolarmente ostica ad Edwige che subisce dapprima un waza-ari e poi è costretta ad arrendersi ad uno strangolamento che la costringe ai piedi del podio. A conferma dell’ottima prestazione dell’atleta azzurra va sottolineato che nella categoria -63kg il podio è tutto giapponese e le uniche due atlete non nipponiche a giocarsi una medaglia sono proprio Edwige e Tina Trstnjak, la slovena campionessa olimpica in carica.
Il podio dei -63kg vede quindi al primo posto Masako DOI, al secondo Nami NABEKURA e al terzo Miku TASHIRO e Aimi NOUCHI.
Nella categoria al limite degli 81kg dà segnali positivi anche Matteo Marconcini che rientra in una gara di alto livello dopo l’infortunio. Matteo vince i primi due incontri con il montenegrino Srdjan MRVALJEVIC e soprattutto con il kazako Didar KHAMZA, già vincitore degli Asian Games e del Gran Prix di Tashkent quest’anno. Purtroppo la sua corsa alle medaglie viene poi fermata dal kirghizo Vladimir ZOLOEV, poi quinto, in un podio dominato ancora una volta dal Giappone che piazza Takaeshi SASAKI al primo posto, Kenya KORA al secondo e Takanori NAGASE al terzo. L’altro terzo va invece al turco Vedat ALBAYRAK.
Uno degli highlight della seconda giornata è sicuramente la finale tutta giapponese dei -73kg tra Shoei ONO e il connazionale EBINUMA. Ono gode dei favori del pubblico complice anche la massiccia presenza di tifosi dall’università del Tenri, dove si allena. L’incontro fa vedere un judo di altissimo livello e a pochi secondi dalla fine è proprio Ono ad avere la meglio. A completare il podio i due terzi Arata TATSUKAWA (JPN) e Tommy MACIAS (SWE).
Al limite dei -57kg è da considerare quasi un’impresa quella della canadese Jessica KLIMKAT che spezza la serie di vittorie tutte giapponesi e vince la categoria lasciandosi alle spalle Momo TAMAOKI (JPN) e le due terze Youjeong KWON (KOR) e Haruka FUNAKUBO (JPN).
Non delude la testa di serie numero uno, l’attesissima giapponese campionessa mondiale in carica dei -70kg Chizuru ARAI. Dietro di lei, al secondo posto si classifica la svedese Anna Bernholm e al terzo la francese Margeaux PINOT e la giapponese Saki NIIZOE.
La terza giornata tenta di riequilibrare un po’ il medagliere regalando la vittoria all’olandese Henk GROL negli oltre 100kg maschili e alla cubana Idalys ORTIZ negli oltre 78kg femminili.
Grol vince l’unica finale tutta europea avendo la meglio sul ceco KRPALEK, mentre salgono sul terzo gradino del podio il russo Tamerlan BASHAEV e il giapponese Kokoro KAGEURA.
Ortiz si lascia alle spalle ben tre giapponesi, Akisa SONE, seconda classificata e le due terze Sarah ASAHINA e Nami INAMORI.
Giappone e Cuba si spartiscono il podio anche nella categoria dei -78kg, in cui la giapponese Ruika SATO vince la finale per l’Oro con la connazionale Mami UMEKI, mentre le medaglie di bronzo vanno a Shori AMADA (JAP) e Kaliema ANTOMARCHI (CUB).
Nella categoria al limite dei 90kg il giapponese Shoichiro MUKAI va a conquistare la medaglia d’oro migliorando il terzo posto dell’anno scorso. Al secondo posto si classifica l’olandese Noel VAN T END, mentre conquistano il terzo gradino del podio Eduard TRIPPEL (GER) e Sanshiro MURAO (JPN).
E’ ancora una volta il Giappone con Aaron WOLF a dominare la categoria dei -100kg che lo vede vincente in finale sul canadese Shady ELNAHAS. Al terzo posto il portoghese Jorge FONSECA e l’altro atleta nipponico Kentaro IIDA.
Il medagliere alla fine della manifestazione parla chiaro. Il Giappone stravince conquistando in totale 11 Ori sui 14 disponibili, 8 argenti e 16 bronzi. Gli altri tre ori se li spartiscono Canada, Olanda e Cuba, rispettivamente al secondo terzo e quarto posto della classifica per nazioni. Con soli due atleti, grazie al quinto posto di Edwige, l’Italia si classifica al sedicesimo posto su oltre 70 nazioni partecipanti.