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Judo

SI TORNA SUL TATAMI: LE OPINIONI DEI TECNICI FVG. PARTE 8.

Penultimo appuntamento con le opinioni dei tecnici FVG sulle disposizioni per la ripresa dell'attività judoistica, dove ascoltiamo le parole di Alberto Crevatin e Salvatore Orlando.

0717CrevatinAlberto Crevatin (team judo trieste): "Comunque la si guardi, la situazione non è semplice… il judo è uno sport di contatto e le limitazioni che doverosamente sono state adottate danno una boccata d’aria prevalentemente agli agonisti ma rimangono di difficile attuazione per altre fasce d’età e in particolar modo per i bambini. La nostra posizione è sicuramente prudente. Per quanto ci riguarda ogni anno smettiamo il lavoro in palestra verso la fine di giugno e riprendiamo dopo ferragosto, continuando a ritrovarci per una o due sedute d’allenamento settimanali all’aperto e qualche allenamento itinerante presso qualche società che continua l’attività anche d’estate oppure a qualche stage. Quindi per ora non ci sono grosse differenze rispetto alle altre estati, considerata la situazione attuale ci limitiamo alle sedute di preparazione atletica sul Carso mantenendo le dovute distanze. Non riteniamo opportuno tornare sul tatami ora e valuteremo l’opportunità di riprendere con le dovute cautele secondo le linee guida dettate dalla federazione non prima della metà di agosto."

19264407 10155378209964376 5839155787151466186 oSalvatore Orlando (dlf judo trieste): "Mia personale opinione è che l'apertura debba essere graduale, dal momento che la situazione dal punto di vista epidemiologico non sembra essere ancora completamente chiara e la possibilità di una seconda ondata epidemica al momento non sembra scongiurata del tutto. Quindi sì alla ripresa delle attività ma limitatamente alla preparazione atletica, cercando di evitare l'attività che preveda contatto fisico stretto."

pdf Raccomandazioni AM v 03 07 2020 2 (1.56 MB)