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Lotta

L'Italia chiude gli europei u20 con due argenti e due bronzi!

I Campionati Europei Under 20 di lotta olimpica, svoltisi al PalaMare di Caorle la scorsa settimana, si sono conclusi con un bilancio più che positivo per la nazionale italiana, che ha conquistato quattro medaglie grazie a prestazioni di alto livello tecnico, determinazione e spirito di squadra.

A rompere il ghiaccio era stata Fabiana Rinella, che nella categoria al limite dei 55 kg aveva conquistato una splendida medaglia di bronzo. Nel match decisivo per il podio aveva affrontato la francese Lilya Cohen, imponendo fin da subito la propria superiorità e chiudendo l’incontro già nel primo tempo con un netto 10-0. Un successo importante, che ha rappresentato il primo podio azzurro della competizione e un altro traguardo in una carriera già ricca nonostante la giovane età.
"Posso ritenermi soddisfatta di questo risultato – ha dichiarato Fabiana – anche se non del tutto, perché io punto sempre all’oro. Sono uscita da un girone molto difficile, battendo prima l’atleta russa e poi quella turca, già plurimedagliata a Europei e Mondiali. Mi sono fermata solo contro l’ungherese, in un incontro molto tirato. Sono contenta soprattutto dopo lo stop forzato dell’anno scorso, causato da un infortunio che mi ha tenuta lontana dal tappeto per tre mesi e mezzo. Ora si torna al lavoro, pensando ai Mondiali di agosto".

Il giorno successivo era stata Angela Crapio Casarola a regalare all’Italia la seconda medaglia del torneo. Nella finale per il terzo posto della categoria 53 kg aveva dominato la kosovara Dorentina Nezaj, chiudendo il primo tempo sul 9-2 con due passaggi dietro, due rotolamenti e una spinta fuori dal cerchio, e completando poi la vittoria per superiorità tecnica con altri due passaggi dietro. Una prova di forza e maturità per la diciassettenne comasca, che ha così aggiunto un altro importante risultato al suo palmarès, già decorato con un argento U15 e un bronzo U17.
"È stata un’esperienza unica, stupenda – ha raccontato Angela –. Sono stati due giorni di fuoco. Le due vittorie del giorno precedente e la delusione della semifinale mi hanno dato tanto, e mi sono detta che questa medaglia doveva essere mia. Dovevo rappresentare l’Italia, in Italia, e mi sentivo carichissima. Potrei lottare ancora! È solo il mio primo anno U20 ma posso crescere ancora tanto. Devo lavorare sull’inizio degli incontri, dove sono un po’ instabile, ma i miei allenatori Liuzzi e Rinella mi aiutano molto. Mi è piaciuta la mia determinazione: non mi sono fermata, volevo questa medaglia e l’ho conquistata. La dedico ai miei genitori, alle amiche, agli allenatori e ai miei nonni che sono in Ucraina, dove c’è la guerra".

L’Italia aveva poi festeggiato una doppietta d’argento grazie a due giovani atleti arrivati fino alla finale. Daniele Gubbiotti, nella categoria 70 kg, aveva conquistato un brillante secondo posto dopo aver affrontato in finale il russo Inal Cheldiev. L’avversario aveva preso il controllo dell’incontro dopo una prima fase di studio, andando in vantaggio con un passaggio dietro e tre rotolamenti, e impedendo poi la rimonta dell’azzurro, che era riuscito a recuperare tre punti. Per Gubbiotti era arrivata così una meritata medaglia d’argento e il titolo di vicecampione europeo.
"Sono molto contento – ha commentato Daniele –. Non mi aspettavo di arrivare in finale, ma una volta lì volevo l’oro. Questa volta è andata così, ma continuerò a dare il massimo per salire sul gradino più alto. Credo che l’aspetto mentale sia quello su cui lavorare di più: quest’anno mi ci sono dedicato molto e i risultati sono arrivati. Sono felice di aver preso una rivincita su avversari che mi avevano battuto in passato. Posso confrontarmi con atleti di calibro internazionale e questo mi dà soddisfazione. Dedico la medaglia alla mia famiglia, agli amici di Genova e Livorno, al Gruppo Lottatori Livornesi e al mio coach Igor Nencioni. Senza di loro non ci sarei riuscito".

A chiudere il medagliere azzurro era stato Raul Caso, protagonista di un percorso straordinario nella categoria 74 kg. Dopo tre vittorie convincenti nei turni precedenti, Caso aveva affrontato in finale il tedesco Manuel Wagin. L’incontro, molto tattico e a ritmo serrato, non gli aveva permesso di esprimere appieno il suo potenziale, complice anche la strategia attendista dell’avversario. Raul aveva così chiuso con una preziosa medaglia d’argento che ha arricchito ulteriormente il bottino italiano.
"La finale non è andata come volevo – ha dichiarato Raul –. Ho avuto un calo rispetto alle prestazioni precedenti, ma devo prenderla come esperienza e lezione per le prossime gare. Sono comunque soddisfatto dell’approccio mentale, della preparazione e della forma con cui ho affrontato questa competizione. È mancata la ciliegina, ma arriverà. Questa medaglia mi dà la consapevolezza di essere al livello giusto. La dedico a tutti quelli che mi sono stati vicini, anche solo con una parola o un gesto. Ringrazio il Centro Sportivo Esercito, la Federazione, la mia palestra del Gruppo Lottatori Livornesi, la mia fidanzata, mio padre, la mia famiglia e gli amici".

Con due medaglie d’argento e due di bronzo, l’Italia ha chiuso la rassegna continentale con un bottino significativo e la conferma di poter contare su un gruppo giovane, ambizioso e già pronto per confrontarsi con l’élite della lotta europea e mondiale. I riflettori ora si spostano sui prossimi appuntamenti internazionali, a partire dai Campionati Mondiali di agosto.