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Fijlkam

Presentata la squadra olimpica al CONI

È stata presentata ieri la squadra olimpica al Coni, in quella che si appresta ad essere un’edizione dei Giochi che rimarrà ben impressa nei libri di storia. 

Un’Olimpiade che sarà ufficialmente senza pubblico per prevenire qualsiasi tipo di diffusione ulteriore del virus, ma che non per questo non sarà in grado di regalarci emozioni fortissime.

Ma oltre al periodo storico che stiamo vivendo, sarà un’edizione memorabile anche per le nostre discipline con la prima partecipazione del karate ai Giochi e l’introduzione della gara a squadre mista per il judo, a cui anche i nostri judoka azzurri prenderanno parte.

15 gli atleti che partiranno alla volta di Tokyo: 8 judoka, 2 lottatori e 5 karateka.

I primi a gareggiare saranno proprio i ragazzi del judo che il 16 luglio saliranno sull’aereo in direzione Giappone per salire sul tatami poi il 24 luglio. Manuel Lombardo (66), Fabio Basile (73), Christian Parlati (81), Nicholas Mungai (90), Francesca Milani (48), Odette Giuffrida (52), Maria Centracchio (63) e Alice Bellandi (70), questi i loro nomi. 

Un gruppo totalmente rivoluzionato rispetto a Rio 2016, al cui interno sono rimasti solamente Odette e Fabio, che ha puntato molto sui giovani e che è nato da un lungo percorso durato ben cinque anni.

WhatsApp Image 2021 07 12 at 11.49.22Cinque anni intensi, fatti di cambiamenti e di cui ne ha parlato Francesco Bruyere: “Abbiamo iniziato ad andare in Giappone in inverno e in estate per lunghi campi di allenamento. Giorno dopo giorno abbiamo potuto vedere il miglioramento e rapidamente abbiamo visto l'emulazione tra la vecchia generazione di atleti e i giovani. Fin dall'inizio, il nostro obiettivo era Tokyo 2020. Tutti gli altri risultati sono stati passi; passi importanti ovviamente, ma è dopo Tokyo che saremo in grado di valutare i risultati. Negli ultimi anni abbiamo ottenuto molte medaglie nel World Judo Tour e con diversi atleti. Per noi, avere queste medaglie è qualcosa di abbastanza nuovo. L'Italia è sempre stata un paese di judo, ma non così, con costanza. Siamo consapevoli che molte nazioni ci guardano ora. Abbiamo una squadra nuova. Molte persone non si aspettavano che raggiungessimo questo livello, ma ora vogliamo più medaglie olimpiche. Non posso dire quante medaglie otterremo a Tokyo. Nella competizione tutto può succedere ma so che ognuno dei nostri atleti ha la capacità di essere sul podio. Quindi, 8 medaglie sarebbe l'ideale. Abbiamo lavorato duramente durante questi anni. I nostri atleti hanno sofferto e ho visto alcuni di loro piangere di tanto in tanto, ma sanno che tutto lo sforzo sarà ricompensato. A Rio Fabio è stato una sorpresa per tutti, compresi noi, ma ora posso dire che abbiamo otto potenziali sorprese. Quello che è sicuro è che siamo più forti che a Rio".

Durante l’incontro con il Presidente Malagò, sono stati i ragazzi ad esser i protagonisti, con alcuni di loro che sono intervenuti con alcune parole. Frank Chamizo ha posto l'accento sull'importanza di essere una squadra: “indipendentemente dallo sport che facciamo noi siamo una squadra e sono convinto che insieme siamo più forti che da soli. Ringrazio per questa seconda opportunità , ma non voglio dire nulla solo che mi sono allenato forte. Il 2020 è stato veramente difficile, essere fermi per un anno è stata dura, una botta enorme per un atleta. Ma oggi siamo tutti pronti e siamo una bella squadra: andiamo a prenderci Tokyo.” Conclude chiaramente il lottatore azzurro, che di certo vuole puntare a prendersi l’oro, dopo il bronzo conquistato a Rio. A fargli compagnia nelle giornate dedicate alla lotta, la seconda delle nostre discipline nel programma di gare, ci sarà poi anche Abraham Conyedo, pronto anche lui alla sua corsa verso il titolo. WhatsApp Image 2021 07 12 at 11.49.23

Accento sulla forza della coesione anche per il capitano della nazionale di karate Luigi Busà “la FILKAM è la mia famiglia, ho passato più tempo con i miei colleghi in nazionale che con i miei famigliari, abbiamo fatto tanti sacrifici insieme e ovunque vado loro sono con me. Ci stiamo allenando benissimo e sono sicuro che ci andremo a prendere quello che ci spetta, gioendo insieme e condividendo, come la famiglia che siamo.” Un’emozione unica per i cinque karateka pronti a partire, dato che quest’anno per la prima volta la loro disciplina sarà presente nel panorama olimpico. Emozione che si legge perfettamente sul volto di Viviana Bottaro, punta di diamante del kata femminile azzurro, che durante la presentazione si è visibilmente commossa. A completare la spedizione azzurra per la disciplina della mano vuota, con cui si concluderà il tour delle nostre discipline nel palinsesto olimpico, ci saranno poi anche Mattia Busato nel kata maschile e Silvia Semeraro (61) e Angelo Crescenzo (67) nel kumite.

Ormai è tutto pronto, mancano 10 giorni e noi saremo incollati agli schermi a sostenere i nostri beniamini nel loro percorso olimpico.