Antonio Gurnari aveva preso le redini del Fenati Spilimbergo nel 2002, dopo il tragico incidente di Elio Fratini. Un’eredità difficile, che però ha saputo portare avanti con tutto sé stesso.
"All’improvviso senza strepito, quasi in silenzio, Antonio “Toni” Gurnari ci ha lasciato, vinto dal male che lo ha colpito. - sono le parole di Giancarlo Zannier - Da sempre nella Direzione del “Fenati” di Spilimbergo, dal 2002 dopo l’altrettanta improvvisa scomparsa dell’indimenticabile Elio Fratini, aveva accettato di raccogliere il testimone e di assumere la carica di Presidente della Società, in modo da garantire in quel difficile momento la continuità dell’attività sportiva ed agonistica svolta nelle diverse discipline che la compongono. Toni non si è mai vantato di questa importante carica, ma ha sempre saputo rappresentare il “Fenati” con passione e dignità, consapevole dell’importanza che questa “storica” Società ha nel mondo sportivo. E nello stesso tempo si è dedicato a pieno nello sviluppo della stessa, seguendo anche i più modesti aspetti della vita sociale, sempre disponibile e pronto ad accettare gli apporti che venivano offerti dagli altri Soci, che sapeva come “sollecitare”, cosciente che sono uniti è possibile raggiungere gli obiettivi desiderati. Oggi tutto il “Fenati” si raccoglie attorno alla Sua Famiglia per ricordarLo e per confermare che continuerà il suo continuo, encomiabile lavoro."
Ed ecco perché la sua scomparsa, avvenuta ieri all’età di 87 anni, lascia un forte segno in tutte le persone che lo hanno conosciuto.
"Toni c'è sempre stato - racconta proprio Elisabetta Fratini- come famiglia perché nel nostro caso lo era veramente, poiché era cugino di papà e padrino di mio fratello. Se penso a quante volte ci ha accompagnato a destra e sinistra per allenarci, per le gare e per qualsiasi altra cosa noi avessimo bisogno, di quante volte ci ha consolato per mancati risultati e cuori infranti... ma mi vengono in mente anche tante risate, tanti momenti divertenti e tante giornate passate assieme. Da lui potevi essere sicura di trovare la battuta e il cuore generoso. Ci siamo sentiti l'ultima volta il 31 agosto, per il suo compleanno e abbiamo passato un buon momento a parlare di mille cose, come sempre. Mi mancherà, è un altro pezzo della mia/nostra storia che si chiude."
“Si è dedicato al 100% al Fenati, per fare crescere judo, karate e ginnastica. Il suo modo di fare univa la tiratina d'orecchie alla battuta, raccogliendo così molto affetto da parte di tutti. L'affetto che comunque ha dato sempre a tutti noi”, ha raccontato Maria Grazia Perrucci, a cui ha fatto seguito anche Elena Fratini, la sorella di Elisabetta. “Persona dolce e affabile, sempre disponibile col sorriso sulle labbra. Come un padre amorevole ha sempre partecipato ai successi degli atleti e delle atlete e li ha consolati con un buffetto sulle guance nei momenti di tristezza.”
Antonio si è speso per tutte le discipline del suo club, dal judo, al karate, alla ginnastica. Toni ha lasciato la sua impronta nel cuore di tutti, con Erik Frigo che racconta come "Toni è stato uno dei pochi a credere in me e nel karate a Spilimbergo. Gli sarò sempre grato" o Isa Bello che lo ricorda con tenerezza e affetto: "Mi ha preso per mano dopo la morte di Elio ed abbiamo creato un rapporto che è andato al di là del lavoro, basato sul rispetto e complicità nel rendere importante il Fenati. Lo ricordo sempre presente e pronto ad accogliere qualsiasi iniziativa ed esigenza per il bene degli atleti. Tanti anni insieme in cui ci siamo voluti bene."
Per tutti coloro che vogliono portare il loro ultimo saluto ad Antonio, i funerali avranno luogo giovedì 2 ottobre alle ore 11, presso il Duomo di Spilimbergo, mentre il rosario si terrà alle 19 di mercoledì 1° ottobre nella Chiesa dei SS Giuseppe e Pantaleone.