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Elio, la vittoria più grande, speranza per il futuro.

La storia che vi raccontiamo oggi non si svolge su un tatami, non è incentrata sulle gare, né ruota attorno alle nostre discipline. Eppure, ha in qualche modo a che fare con tutto questo, perché è una storia di sport, di lotta e di speranza.

I protagonisti sono tre: Alessandro, Silvia ed Elio.

Alessandro Talotti, quarantenne udinese, è un ex campione di salto in alto, con due partecipazioni alle Olimpiadi alle spalle e due primati in altrettante specialità della sua disciplina: il salto in alto all’aperto (2,30 m) e quello indoor (2,32 m).

Silvia Stibilj, ventisettenne triestina, è un’amatissima stella mondiale del pattinaggio artistico, che vanta nel suo ricco palmares ben sei medaglie d’oro e due d’argento ai campionati mondiali, oltre a svariati podi italiani ed europei conquistati fin da giovanissima.

Dalla loro unione lo scorso venerdì sera è nato Elio, un frugoletto di 3,340 kg, che si è presentato al Mondo alle 20.02 presso l’Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste. Una singolare ricorrenza dei numeri, se si considera che proprio la mattina del 20/02 Alessandro ha ricevuto ben due novità di quelle che possono cambiarti completamente la vita da un momento all’altro! La prima, quella splendida della gravidanza della sua compagna, che gli dava la consapevolezza che sarebbe diventato padre, con tutte le emozioni e le considerazioni che una simile novità porta con sé. La seconda, poche ore dopo, quella terribile dell’insorgere di un cancro, una notizia che può portare a paralizzarsi per la paura e che mette alla prova tanto il fisico quanto lo spirito.

Con la determinazione e la forza d’animo tipica di un campione come lui, Alessandro inizia la sua sfida contro la malattia da vero sportivo, sempre appoggiato da Silvia: focalizza un avversario da sconfiggere, dei limiti da superare, degli obiettivi da raggiungere ad ogni costo. A distanza di mesi, Alessandro può accantonare per un momento controlli medici e risultati e concentrarsi sul dono della vita, il suo piccolo Elio e su ciò che il destino avrà in serbo per lui: amerà lo sport? Che tipo di persona diventerà? In quale mondo vivrà? Essere ottimisti e sereni in un momento come quello che stiamo attraversando non è semplice. Bisogna crederci, così come fanno i grandi campioni, perché forse è proprio quella la differenza che li contraddistingue da chi non ci prova fino in fondo: il non arrendersi mai.

E quale futuro potrebbero mai augurarsi due genitori, ex agonisti, per il loro neonato, se non che la sua vita sia in parte dedicata a qualche disciplina sportiva? Entrambi paiono concordare sul fatto che, a prescindere da quella che poi Elio sceglierà di praticare, magari avendone prima sperimentate varie (con una strizzata d’occhio, da parte di Alessandro, alla ginnastica e alle arti marziali), loro figlio possa crescere coadiuvato dai valori che lo sport trasmette e che la sua scelta lo renda semplicemente felice.