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Judo

Editoriale - Corso di aggiornamento Insegnanti Tecnici 2023 - Riano 17/09/2023

Il vento nuovo del Judo Laziale

Avete mai avuto la sensazione di aver vissuto una stagione povera di avvenimenti, una stagione piovosa come piove in Inghilterra? Fitto, fitto. Il primo giorno dici “…che romantica giornata e puoi dirlo anche dopo una settimana. Poi ti accorgi di vivere in un oscuro medioevo da cui non sai come uscire se non con la morte di Macbeth. Nella tragedia di Shakespeare, per esempio, sviluppa “i temi dell’ambizione umana e della sete di potere e delle conseguenze del male compiuto dagli uomini”. È esattamente quello che è successo al judo laziale. Noi dovremmo essere la prima regione per il judo invece siamo tra le ultime benché si abbia quattro gruppi militari che detengono la maggior parte degli atleti che confluiscono nella nostra nazionale. Ma come mai? Solo io me lo son chiesto? Ormai è acqua passata, come dicevano i nostri saggi. Oggi abbiamo assistito ad un vento che spirava così forte dal tatami del Palazzetto di Riano che abbiamo avuto l’onore di avere come super ospiti grandi campioni e personalità del nostro judo. Oltre 260 cinture nere che sono rimasti sul tatami dalle 9 di mattina fino alle 19 di sera, se vi sembra poco!? Sembrava che il judo stava squillando le trombe della rinascita, c’era un mormorio come per dire: “…è vero? Ma che piacere incontrarti! Ci siamo tutti!”. Finalmente ho visto sorrisi e non dei mugugni, finalmente ho visto delle facce contente di partecipare. Senza che qualcuno in un angolo si appartasse per tessere le trame di potere. Il vento nuovo del Judo Laziale si deve proprio al suo Commissario, Maestro Antonio Di Maggio che è stato capace di garantire una squadra di professionisti per tirare su un vecchio e stanco comitato regionale laziale di judo. Il Maestro Di Maggio ha fatto due operazioni interessanti: la prima aver effettuato una lettura attenta e precisa di come stava la situazione e la seconda (l’abbiamo già detto) formare un gruppo di professionisti capaci di rendere il vecchio comitato regionale in un nuovo e più “rinsavito” Comitato Regionale Laziale Judo. A capo della squadra ha scelto un signor judoka, vi basti pensare che ha vinto solo (si fa per dire) 10 Campionati Assoluti di fila oltre gare internazionali. Ma non contento ha fatto la gavetta di arbitro incominciando da basso “Come uno scolaretto” ed arrivando ad arbitro internazionale e Olimpico. Dunque, uno che conosce il judo di casa ed internazionale come le sue tasche. Massimo Sulli – Coordinatore e Responsabile Tecnici e Ufficiali di Gara, sotto di lui c’è la squadra tutta a cominciare da Veronica Lucarini - Segretaria, Fabio Cirilli – Responsabile Presidenti di Giuria e collaboratore Segreteria, Arduino Iorio – Responsabile Organizzazione Gare e Corsi, Alessio Marchello – Responsabile della comunicazione ed il sottoscritto – Responsabile addetto Stampa.

Stage di aggiornamento Insegnanti Tecnici del Lazio

Dopo una breve presentazione del Maestro Massimo Sulli ed un saluto del Commissario Maestro Antonio Di Maggio, ha preso la parola il Maestro Nicola Moraci che ci ha parlato dell’insegnamento da adottare con i bimbi. In un’ora e mezza il maestro ci ha mostrato quant’è difficile insegnare ai bambini e di come addestrarli in modo ambidestro per avvantaggiarli, una volta che saranno cresciuti, ad avere un judo più fluido e congeniale alla situazione in cui si trova un atleta che intenda fare un percorso agonistico.

Dopo di sino esibiti due grandi campioni, Rosalba Forciniti ed Elio Verde che ci hanno spiegato il loro speciali facendoli vedere a più riprese e spiegandoci le prese, l’occasione giusta per tirare la tecnica e le variazioni ai loro speciali.

Alla fine di questa esibizione il Maestro Sulli ha ripreso il microfono per dire qualcosa sul raduno che stavamo facendo e poi l’ha passato al Maestro Di Maggio che ha spiegato a tutti i presenti come ha assunto la carica di Commissario leggendo un comunicato del Segretario Generale della Fijlkam, Massimiliano Benucci dove, su disposizione del Consiglio Federale, appunto gli chiedeva di assumere tale incarico. Diciamo che quasi tutti i CR d'Italia gli hanno inviato auguri, tre sono stati presenti: Abruzzo (Mosè La Molinara) judo, Campania (Antonio Bracciante) presidente e Toscana (Fabio Caldarelli) commissario Toscana. Poi si è soffermato ad indicare la squadra che governerà tale commissariamento facendo un discorso su come dovrà essere, secondo lui, il vero Comitato Regionale. Dopo di lui ha parlato, per fare un saluto breve anche il sindaco Di Riano Flaminio che si è detto orgoglioso di ospitare un così importante stage di cinture nere e ha augurato a tutti quanti i presenti di svolgere nei migliori dei modi il loro lavoro. Breve saluto del Presidente del Comitato Laziale FIJLKAM, Maestro Sandro Rosati.

E poi il saluto del Vice Presidente Federale, Maestro Giuseppe Matera che viene a portare il saluto del Presidente della FIJLKAM Domenico Falcone al quale si unisce e “rinvigorisce” il saluto con un “In bocca a lupo” che serve a questo gruppo perché ci sono molte cosa da fare.

A questo punto si è arrivati al pranzo.

Roberta Chyurlia

Non avevo mai visto Roberta Chyurlia da vicino. Sembra un passerottino fuori dal nido. Invece è una Maestrina dalla Penna Rossa. Sa tutto e lo sa spiegare bene e se non l’hai capito te lo rispiega usando parole diverse, ma c’ha molte frecce nel suo arco. A cominciare dalla sapienza della materia arbitrale e del judo in genere. È di lingua tagliente quando deve riprendere uno che parla per i fatti suoi: “Maestro ha una domanda da fare?”. Zitto. Usa molti vocaboli soprattutto se deve spiegare più volte a chi non ha capito la prima spiegazione. Non si stizzisce, anzi, continua a spiegare perché lei sa e chi sa ha mille modi per farsi capire. Ho visto in quel tatami una donna sola al comando. Lei con grinta e determinazione ha portato avanti la lezione fino alla fine meritando un giusto applauso di 10 minuti di orologio. Per ultimi si sono esibiti due Campioni Mondiali di kata, i Maestri Ubaldo Volpi e Nicola Ripandelli che hanno fatto vedere i kata che gli hanno fatto vincere la medaglia ai campionati del mondo. Il Maestro Ubaldo Volpi dato dimostrazione di come Tori debba muoversi nelle gare di livello, mentre il Maestro Nicola Ripandelli ha dato prova di come dev’essere preciso e meticoloso il ruolo di Uke. Tutti e due hanno dimostrato solo una cosa, che si diventa Campioni del Mondo solo allenandosi come loro.

Note dolenti:

Nota ancora più grave (per me) mi hanno fregato le ciabatte. Ho fatto il giro del tatami 5 volte quando stavate tutti sul tatami perché qualcuno poteva essersi sbagliato, ma non è così! Non sapevo di avere dei Fans così affezionati alla mia roba, la prossima volta ne porterò di più e se venite da me, una volta che le avrete prese, sarei contento di mettere l’autografo. Grazie.

La cultura costa ma l’ignoranza costa di più!

Al prossimo anno, e perché no? Ancora prima, si spera.