images/campania/campania2022/comune/maggio/Fight_Like/medium/Fight_Like.jpg
News

Fight Like a Girl : la campagna per dire no agli stereotipi di genere

Articolo postato dal M° Giuseppe GENDOLAVIGNA

Fight Like a Girl è il progetto ideato dalla FIJLKAM, federazione sportiva che comprende Judo, Lotta, Karate e Arti marziali, per incentivare le ragazze a praticare sport da combattimento. Ecco l’esperienza della campionessa Odette Giuffrida

 

Non ci si pensa, ma se bambine e bambini potessero immaginarsi, da piccolissimi, in una disciplina sportiva, immaginerebbero, e perché no?!, sciami di bambine inseguire palloni da calcio e maschietti volteggiare sui tappeti della ginnastica artistica in una naturale sintonia con le coetanee. In un pugno di anni, invece, immaginazione e fantasie si spianeranno sui modelli prestabiliti da secoli di consuetudini di genere e dalla legge delle due metà: muscoli di qui e grazia di là, gesti di forza e gesti artistici, ciò che è maschile e ciò che è femminile, quel che è giusto per l’uno e quel che è giusto per l’altra. Sport da maschi, sport da femmine, ecco. Due mondi divisi.

Oggi una Federazione sportiva, la FIJLKAM, che comprende Judo, Lotta, Karate e Arti marziali, prova ad andare controcorrente e a proporre una cultura sportiva aperta, libera, che punta a travalicare i confini di genere e i suoi stereotipi. E ricongiungere le sue metà. «Non esistono sport maschili o femminili. Esiste lo sport e chiunque può praticarlo», dice Massimiliano Benucci, Segretario Nazionale FIJLKAM.

«Per noi, è molto importante diffondere i valori sani dello sport nella sua integrità, a prescindere dal genere e dalla cultura di appartenenza. Dalla volontà di incentivare la pratica sportiva femminile nasce il progetto Fight Like a Girl e confidiamo che i risultati non tarderanno ad arrivare».

Fight Like a Girl: la campagna contro gli stereotipi

Fight Like a Girl non pretende di spiegare, fa. E spalanca le porte di circa 250 palestre – tante sono quelle che hanno sposato il progetto -, lanciando un invito aperto a bambine e ragazze: tutte sul tatami, a provare in prima persona, per due mesi e gratuitamente, cosa vuol dire per davvero praticare uno sport da combattimento, al di là di l’immaginario comune. Altro che botte e basta! Altro che muscoli e furia e neppure figure fini a sé stesse! Le pratiche di Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali sono confronto, dialettica, scambio, ricerca. E a bambini e bambine restituiscono sviluppo della fisicità, crescita umana, sicurezza, rispetto per gli altri.

Purtroppo queste discipline sono ancora, nel nostro Paese, segnate al maschile. Tra quanti le praticano, il 75% sono maschi, per quanto le donne vincono, e forte. Alle Olimpiadi di Tokyo 2020, 3 delle 5 medaglie conquistate dalla squadra azzurra sono di donne: Viviana Bottaro, medaglia di bronzo nel karate, Maria Centracchio e Odette Giuffrida, medaglie di bronzo nel Judo.

Ragazze e sport da combattimento: l’esperienza di Odette Giuffrida