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Judo

PROGETTO FIJLKAM KATAUTISM

Katautism, ideato e coordinato dalla dott.ssa Nicole Maussier, ha come obiettivo l’inclusione dei bambini autistici in ambito scolastico attraverso la pratica del judo e del karate.

katautism_2.jpgVincitore del bando indetto da Sporte Salute, Katautism si è svolto in 7 regioni italiane, con una durata complessiva di 6 mesi, e ha visto il coinvolgimento di circa 650 bambini della scuola primaria; è stato realizzato nelle varie regioni grazie alla collaborazione degli insegnanti tecnici FIJLKAM, specializzati nella gestione delle disabilità intellettivo relazionali in contesti inclusivi, e psicologi esperti in autismo. Per la Lombardia l’iniziativa si è sviluppata a Bareggio (Milano), per il settore judo i referenti sono stati l’istruttrice Desiree Triscari e il collaboratore Carlo Savaroli, tutti insegnanti tecnici del Judo club Vanzago. Le lezioni, durante le quali erano previsti due insegnanti tecnici sul tatami e uno psicologo esperto in autismo, a bordo tatami, si sono svolte nella palestra della scuola primaria di San Martino Bareggio (MI). La riuscita di Katautism è derivata proprio dallo sviluppo di una metodologia adattata per l’inclusione del bambino autistico, nata dal lavoro sinergico tra gli insegnanti tecnici e lo psicologo. Un valore aggiunto è poi dovuto al coordinamento scientifico sempre della dott.ssa Nicole Maussier, in collaborazione con il Laboratorio di pedagogia speciale dell’Università degli studi di Roma «Foro Italico». Per capire meglio come è stato questo percorso abbiamo chiesto all’insegnate Desiree Triscari di fornirci una sua impressione:

“All’inizio io e i miei collaboratori eravamo molto curiosi di vedere come si sarebbe sviluppato, poiché non conoscevamo nessuno dei 23katautism 1 partecipanti della classe di 1° elementare che aveva deciso di aderire al progetto ma, con grande facilità, nel giro di poche settimane si è creato un ottimo affiatamento. Ho notato, con molto piacere, che nella classe l'inclusione è stato un percorso che i bambini hanno affrontato con una semplicità disarmante, anche grazie allo splendido lavoro svolto dalle insegnanti, che hanno supportato e collaborato alla riuscita delle lezioni. Il lavoro in team - e devo dire che si è formato un ottimo team - è stato fondamentale per la riuscita. Tutti rivolti verso un unico obiettivo, l'inclusione e il miglioramento del comportamento relazionale e motorio dei bambini che, se pur con le loro lacune e fragilità, si prendono cura di compagni. Ho vissuto un’esperienza di vita dalla quale mi sento umanamente molto arricchita e sono orgogliosa di aver potuto dare un contributo a questo fantastico progetto.”