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Lotta

Casarola e Placenti al Torneo Internazionale di Berlino

Le due giovani campionesse del Club Atletica Pesante Como e Kokoro Dai Cairate, tornano a casa dal Torneo Internazionale di Berlino con differenti stati d'animo, pur condividendo il fatto di avere vissuto un'esperienza producente. La quattordicenne comasca Angela Crapio Casarola, ha gareggiato in una categoria, quella fra le Cadette al limite dei 16 anni d'età nei 47 chilogrammi di peso che si presentava estremamente impegnativa, pur essendo il lotto delle partecipanti abbastanza limitato. La lariana ha battuto al primo confronto la tedesca Victoria Misiorna della società sportiva S S V Hansa 90 di Francoforte sull'Oder, ma è stato in semifinale che ha realizzato l'impresa. Casarola s'è trovata di fronte la titolare della nazionale d'Ungheria, Lili Kapuvari. La quindicenne lottatrice ungherese bronzo ai Campionati Mondiali Cadette di luglio, è una vecchia conoscenza da cui l'atleta del Cap Como aveva perso in un combattutissimo match di qualificazione ai Campionati Europei Under 15 dello scorso maggio a Sofia in Bulgaria. Allora finì 2 a 2 con vittoria di misura della magiara; mentre a Berlino le cose sono andate diversamente. Determinata a riscattarsi, Casarola è partita all'attacco mettendo in cascina 6 punti nel primo periodo; risultati sufficienti a contenere la riscossa di Kapuvari nella seconda parte del match. Risultato: 6 a 4 per la lariana, qualificatasi così per la finale contro l'altra ungherese Nikolett Laszlo. Ancora troppo acerba in quanto a prestanza fisica, la lottatrice del Cap Como è riuscita a contenere la possanza di Laszlo ( sedicenne e medagliata di bronzo ai recenti Campionati Europei Cadette) solamente per i primi due minuti di combattimento. Ha dovuto cedere per schiena, quando mancavano una manciata di secondi al suono del gong che avrebbe sancito il periodo di riposo di 30 secondi. Poco male; tornare da un torneo internazionale di tale importanza come quello di Berlino, con una Medaglia d'Argento al collo, non è cosa da sottovalutare.

Discorso differente per la sedicenne Elena Placenti del Kokoro Dai di Cairate (Va). La varesotta, ha lottato nella categoria Cadette al limite del peso dei 54 chilogrammi, che contava un lotto di venti iscritte. Al primo incontro ha trovato la tedesca di Chemnitz, Xenis Stelert, e non ha trovato nessun problema a sconfiggerla per superiorità tecnica. Un 10 a 0 che lasciava ben sperare per il proseguimento della gara, ma all'incontro successivo la malasorte ci ha purtroppo messo lo zampino. Placenti ha lottato nei quarti di finale contro l'ennesima rappresentante della forte compagine ungherese, Petra Lackò. Oltre a lei, ha però dovuto affrontare contemporaneamente un altro avversario rappresentato dall'arbitro. Pur conducendo il match con sicurezza, la lottatrice del Kokoro Dai ha subito sistematicamente l'ostilità arbitrale non vedendo assegnati punti chiaramente a suo favore. Non essendo previsto il ricorso al challenge per rivedere le azioni di lotta contestate, ha dovuto soccombere, più che alla bravura dell'avversaria....all'imperizia del direttore di gara. Il risultato finale ha dato la vittoria di misura (7 a 7 vantaggio Lackò) alla magiara. La sorte non ha proprio dato una mano a Placenti, perchè poi l'ungherese ha perso il combattimento di semifinale contro un'atleta polacca, relegandola in questo modo nelle retrovie della classifica, senza poter avere la chance d'essere ripescata per i combattimenti con in palio la medaglia di bronzo. Di sicuro, conoscendo il carattere della ragazza, questa esperienza le servirà ad essere più agguerrita che mai al riscatto nel corso della prossima occasione.

Maurizio Casarola