Roma, 9 novembre 2025. L’Italia chiude al secondo posto nel medagliere complessivo del Continental Open di Conegliano, una tappa di grande rilievo nel circuito internazionale IJF che, ospitata sul suolo nazionale, assume un valore particolare per la crescita e la verifica della forma dei judoka azzurri. Le sette medaglie conquistate oggi, sommate ai risultati della prima giornata, confermano l’ottimo stato di salute del judo italiano e la solidità del gruppo senior, proiettato verso palcoscenici di caratura sempre più preziosa.
Argento nei -100 kg per Tommaso Fava (Judo Kodokan Samurai Spello), che si arrende in finale al francese Damier per un solo yuko, dopo aver superato Gregory (GBR), Bischoff (GER) e Pantic (MNE). “Sono contento della prestazione di oggi e cercherò di lavorare sempre di più affinché arrivi la medaglia d’oro”, ha dichiarato Fava a fine gara. Percorso simile per Francesco Basso (GS Carabinieri), argento nei +100 kg, che supera Rossi (Polisportiva Castelverde), Greenidge (GBR) e Rigaud (FRA), ma cede in finale al francese Meite. “È stata una bella gara, seconda nella nuova categoria e primo Continental Open. Sono soddisfatto, anche se in finale sono stato poco lucido. Ringrazio il GS Carabinieri per il supporto”, le sue parole. L’altra medaglia d’argento porta la firma di Anna Iovino (New Body Center) nei -48 kg, vittoriosa su Vandevoort (BEL), Legoux Clement (FRA) e Szlachta (POL), prima della finale con Gilly (FRA). “Sono molto contenta di un argento al mio primo Open. Mi sono sentita bene, seguita dal mio allenatore Pasquale Esposito, e ringrazio la famiglia Parlati e la Nippon Club Napoli per le condizioni ideali di allenamento”.
Tre le medaglie di bronzo nella giornata: Salvatore D’Arco (GS Fiamme Azzurre, -81 kg), protagonista di un percorso di riscatto nei ripescaggi dopo le vittorie su Bogari Massina (SMR), Gil (ARG), Neumann (GBR), Van Suilen (NED) e Kaun (GER). “Non provavo queste sensazioni da tempo. Dedico la medaglia a mia moglie e a mio padre. Ringrazio il GS Fiamme Azzurre per il sostegno costante”, ha commentato. Lorenzo Parodi (Pro Recco, -90 kg), che supera Majcher (POL) e Musil (CZE), cede a Raicevic (MNE) ma conquista il bronzo con le vittorie su Falcone (Fiamme Gialle) e Sivan (ISR). “Ringrazio la Pro Recco, i miei genitori e tutti coloro che mi hanno aiutato ad arrivare qui. Sono soddisfatto del risultato”, ha dichiarato. Kenya Perna (Fiamme Gialle, -52 kg), vincitrice sulle francesi Fayol e Riboulon, battuta da Metrot (FRA) ma tornata sul podio contro Giulia Italia De Luca (Ginnastica Triestina), anche lei protagonista di una prova convincente. “Sono contenta di come ho combattuto oggi, nonostante la sconfitta in semifinale, so che Dio ha un piano più grande per me. Ringrazio il Gs Fiamme Gialle, la mia famiglia e il mio Dio”. A completare il quadro, il bronzo di Silvia Pellitteri (GS Fiamme Azzurre) nei -57 kg, con un percorso solido che l’ha vista vincere su Bulanda (POL) e Leopold (ISR), cedere ai quarti a Cotard (FRA) e poi imporsi nei recuperi su Moussa (FRA) e Rozan (FRA). "Sono molto contenta della medaglia di oggi, soprattutto perché a sole due settimane dalla medaglia di Sarajevo. Questo è un segnale che stiamo lavorando nel modo giusto e non c’è nulla di più bello che raccogliere i frutti del duro lavoro, per questo la medaglia di oggi voglio dedicarla a me, perché dopo tanti sacrifici penso di essermela guadagnata. Ringrazio Olindo Rea e Alessandro Bruyere che mi hanno seguita in gara oggi, tutto il team del Gs Fiamme Azzurrre, di cui vesto con orgoglio i colori, i miei compagni di squadra, l’Accademia Torino che è la mia seconda casa e la mia famiglia."
Buone prove anche per Enrico Bergamelli (GS Carabinieri, -100 kg), Elena Guarducci (Akiyama Settimo, -48 kg) e Giulia Italia De Luca (Ginnastica Triestina, -52 kg), tutti quinti classificati, mentre Tiziano Falcone (GS Fiamme Gialle, -90 kg), Kwadjo Anani (GS Fiamme Azzurre, -100 kg) ed Elisa Adrasti (Amici nello Sport, -48 kg) chiudono al settimo posto.
Il Continental Open di Conegliano si conferma così un passaggio fondamentale nel percorso di preparazione degli atleti senior, banco di prova per misurarsi con avversari di livello europeo e internazionale e per consolidare l’esperienza in vista delle prossime tappe del circuito IJF di qualificazione olimpica. Ecco il commento di Raffaele Toniolo: "Anche in questa seconda giornata altre sette medaglie che ci permettono di consolidare il secondo posto nel medagliere. A differenza di ieri è mancato l'oro ma abbiamo centrato il podio in tutte le categorie. Complimenti a tutti gli atleti e anche oggi questa Open conferma lo stato di salute del judo italiano".
L’Italia giovanile sale ancora una volta sul podio del medagliere internazionale alla European Cadet Cup di Győr e gli azzurrini conquistano il terzo posto complessivo, alle spalle di Ucraina e Polonia. Un risultato che conferma la crescita costante del settore giovanile italiano, capace di competere con continuità ai vertici europei. Protagonista di giornata Marika Cavaglià (Akiyama Settimo), che conquista la medaglia d’argento nei -63 kg al termine di una gara di altissimo livello: quattro vittorie consecutive su Babjakova (SVK), Bandi (HUN), Peijnenburg (NED) e Poklopova (CZE), prima della finale con l’ucraina Mashurenko, vinta da quest’ultima. Grande prova anche per Carlotta Schiavon (Arti Marziali Judo Murano), che conquista il bronzo nei +78 kg. Dopo il successo su Nowicka (POL) e la semifinale persa contro l’ucraina Samoliuk, Schiavon si riscatta nella finale per il terzo posto, superando Kertesz (HUN) con determinazione. Margherita Actis (Akiyama Settimo) chiude al quinto posto nei -57 kg, dopo una prova di carattere che conferma il buon livello tecnico e la profondità del gruppo giovanile azzurro.




