Ostia, 21 dicembre 2016. Esattamente 40 anni fa Felice Mariani mise al collo la medaglia di bronzo dei 63 kg alle Olimpiadi a Montreal. Fu la prima medaglia olimpica del judo italiano. Sono trascorsi ben quattro decenni e tanti altri prestigiosi successi sono stati ottenuti dagli atleti italiani, ma la memoria di quell’indimenticabile ‘impresa’ rimane una pietra miliare nella storia del judo in Italia. E per darne l’opportuno rilievo, sabato scorso a Roma, si è tenuta la manifestazione “Monteral ’76, quarant’anni dopo” alla quale hanno partecipato numerosissime personalità del mondo sportivo, dai compagni di squadra di allora Sandro Rosati, Luigi Nasti, Mario Vecchi e Nicola Fetto, solo per citarne alcuni, ma anche campioni quali Michele Maffei, Marcello Guarducci, Daniele Masala, oppure Silvano Addamiani che, al tempo, era il Direttore Tecnico. Sono stati letti, fra l’altro, i messaggi particolarmente sentiti e toccanti dello storico allenatore di quei famosi ‘P.O.’ Masami Matsushita e di Ezio Gamba che, pur da lontano, hanno voluto testimoniare partecipazione. Alberto Di Francia, il primo Maestro di Felice Mariani ha sintetizzato così l’iniziativa: “Ricordare Montreal ’76 non riguarda la nostalgia, piuttosto il desiderio di ripercorrere il racconto di una passione che ci accomuna e che chiamiamo judo. E non si tratta di celebrare solo Felice Mariani, ma tutta la storia di più di una generazione di judoka che accompagnarono quella medaglia, la fecero propria e, con sano spirito di emulazione, anno dopo anno, portarono il judo italiano ai primi posti del judo mondiale”.