Ci ha lasciati Michele Monti, toscanaccio sensibile e gentile che ha vissuto il judo in maniera totale. Aveva 48 anni. Michele è stato uno dei grandi del judo italiano, una carriera che da atleta è culminata con la medaglia di bronzo al campionato del mondo a Parigi nel 1997 ed arrivare poi alla finale per il terzo posto anche nel 2003 ad Osaka. È stato una colonna portante della squadra maschile campione d’Europa nel 2001 a Madrid. I riscontri della sua capacità sono stati moltissimi e non solo da atleta, ma anche da tecnico, percorso che ha sviluppato prima nell’ambito delle Fiamme Gialle, ma anche successivamente. Anche in questi anni, dopo essere stato aggredito dalla malattia, è stato capace di reagire e rispondere alle diverse chiamate per tenere stage e lezioni. Sembrava aver superato anche la battaglia più dura, ma nei mesi scorsi la malattia si era ripresentata con delle rare ed improvvise crisi epilettiche. L’ultima, qualche giorno fa, gli ha fatto perdere i sensi. È stato ricoverato e dopo tre giorni è spirato senza riprendere conoscenza. Ai famigliari va il sentimento di cordoglio della famiglia federale. I funerali si dovrebbero svolgere martedì a Rosignano Marittimo, dove nacque il 5 giugno 1970.