Il Grand Slam ha calato il sipario a Tel Aviv e, per quanto riguarda il team Italia, la fiducia riposta è stata ripagata dai fatti. Il secondo posto di Giovanni Esposito, il quinto di Mattia Miceli, i settimi di Alice Bellandi, Kenny Bedel, Nicholas Mungai, al di là degli aggettivi più adeguati per valorizzare prove indiscutibilmente positive, sono i piazzamenti che hanno dato ragione a quelle parole che, a nome di tutti, il coach Francesco Bruyere aveva pronunciato alla vigilia: “Tanti gli inserimenti di giovani che esordiranno ai massimi livelli e che non vedono l’ora di confrontarsi con i grandi campioni, e che hanno sicuramente tutte le carte in regola per regalarci emozioni. Siamo, come sempre fiduciosi e convinti di essere una grande squadra, daremo battaglia”. Tutti i nostri atleti infatti, si sono confrontati con grandi campioni e soprattutto con questi hanno dimostrato la legittimità di ogni singola ambizione. E sommando tutte le singole ambizioni si comprende davvero la forza e la dimensione di questa squadra. Senza dimenticare, fra l’altro, che questo è stato un risultato maturato nonostante le assenze importanti di Manuel Lombardo, Christian Parlati, Maria Centracchio e Odette Giuffrida. “Sono stati tre giorni di gara davvero buoni – ha aggiunto coach Francesco Bruyere - peccato che una sola medaglia non descriva completamente il valore di quello che i nostri atleti hanno fatto vedere. Certamente va sottolineato che, su tutto, c’è una buona condizione generale di salute a conferma dell’ottimo lavoro che stanno svolgendo gli atleti nei club ed in nazionale. Desidero ringraziare per questo anche i preparatori atletici Felice Romano e India Previato. Sono stati tanti i punti messi a segno e tanti anche gli incontri vinti al golden score, con testa e cuore. Degne di nota le prestazioni dei giovani atleti che hanno esordito a questo livello e direi che sono stati pochi, anzi direi che non ci sono proprio stati gli incontri persi per superiorità netta degli avversari. Nel complesso ritorniamo da questa competizione con buone sensazioni e ottimi spunti per proseguire quella strada che la pandemia ha interrotto. Un ringraziamento speciale va a tutte le società degli atleti azzurri che contribuiscono in maniera importante a questa corsa verso il sogno olimpico”. Ancora una volta quindi, squadra e staff, hanno risposto positivamente alla prova compiendo un altro passo importante. La meta è più vicina, ma adesso bisogna dedicarsi al prossimo appuntamento, a Tashkent, un altro Grand Slam, dal 5 al 7 marzo.