Roma, 7 agosto 2021 – Abraham Conyedo entra a gamba tesa sul podio olimpico della lotta libera. È suo il bronzo nella difficilissima categoria dei 97 kg. Una vera impresa del nostro lottatore, outsider in questo torneo. Abraham si è qualificato a Tokyo 2020 durante l’ultima occasione disponibile, il Torneo di Qualificazione Olimpica Mondiale di Sofia di giugno, e già lì si vedeva che la sua condizione stava migliorando progressivamente. È arrivato a questi Giochi Olimpici in forma strepitosa e, probabilmente, con la serenità necessaria per affrontare la tensione di questo appuntamento imperdibile.

Ieri mattina Abraham ha vinto il fondamentale incontro degli ottavi contro il rumeno Saritov e si è fermato davanti al fenomeno statunitense Kyle Snyder. Ripescato, oggi ha avuto due incontri durissimi: il primo, dei ripescaggi, contro il canadese Steen che ha battuto 4-2, il secondo, in finale per il bronzo, contro il turco Suleyman Karadeniz. Un atleta che vanta un oro agli Europei di Roma 2020 nei 92 kg e un argento agli Europei di Varsavia 2021 nei 97 kg. L’incontro inizia male con il turco che va subito in vantaggio 2-0. A parte una passività che regala un punto ad Abraham nel secondo tempo, l’incontro sembra davvero bloccato. Ma a trenta secondi dalla fine Abraham si inventa una proiezione bellissima che gli vale 4 punti. Il tecnico turco non ci sta e chiama il challenge ma lo perde, regalando così un altro punto a Conyedo. Il risultato finale è di 6-2.

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Ecco le parole del nostro colosso: “Voglio dire a tutto il popolo italiano che ce l’ho fatta, ho centrato la medaglia e l’ho fatto per voi, per tutto il Paese e per la mia famiglia. Mi sento benissimo per questa quinta medaglia: per la nostra federazione, per il CONI e per tutti quelli che mi hanno aiutato e creduto in me. Grazie davvero!

Le parole del coach, Enrique Valdes, che ha seguito magistralmente Abraham dall’angolo e lo ha seguito con tutto se stesso: “Ringrazio tutta la Fijlkam che ha lavorato tantissimo in questi anni per raggiungere i risultati che vediamo oggi”.

E quelle del Team Manager Lucio Caneva: “Grande prestazione di Abraham che ha messo tutto in campo. Preparazione ottima, stava proprio bene. C’era tutto quello che serviva per fare un grande risultato ma, come sappiamo, serve tanto per vincere e basta poco per perdere. Ci aspettavamo da lui una prestazione importante. Calcolando che Sadulaev e Snyder sono di uno spessore un po’ troppo altro rispetto a tutto il resto del mondo e che, quindi, le prime due posizioni erano praticamente assicurate, il terzo posto di Abraham è davvero frutto di una grande prestazione. Bene tutto lo staff, siamo andati oltre le più rosee previsioni. Devo dire che Abraham quando c’è un obiettivo da raggiungere riesce sempre nell’impresa: ha vinto questo bronzo fondamentale ma ha fatto medaglia anche ai Mondiali 2018 e agli Europei 2020 in questo quadriennio. Non si è fatto mancare nulla di importante e siamo contentissimi della sua prestazione. Ora, davanti c’è Parigi e vedremo come andrà…”

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La lotta è dunque la diciottesima disciplina diversa in cui la nazionale italiana ha fatto medaglia, nonché la trentanovesima di questa edizione pazzesca, e grazie a Conyedo non abbiamo interrotto la splendida striscia di giornate consecutive in cui l’Italia va a medaglia. È la quinta medaglia per la nostra Federazione, una nella lotta, due nel karate e due nel judo.

Ascoltiamo, in conclusione, le parole del Segretario Generale Massimiliano Benucci: “È stata la medaglia del sacrificio e dell’umiltà. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati dopo Rio, ovvero di fare cinque medaglie a Tokyo, e cinque medaglie le abbiamo fatte. È un risultato grandissimo per la federazione, per tutti quelli che hanno lavorato anche nello scorso quadriennio, perché questi risultati sono il frutto di un lungo lavoro. Era importante riuscire a fare almeno una medaglia in ognuna delle nostre tre discipline. Dopo l’amarezza di Frank ieri, che comunque ha sempre fatto un quinto posto olimpico, Abraham era in forma. Aveva la serenità di chi non ha niente da perdere, di chi vuole solo dimostrare quanto vale senza pressioni e si è espresso al 100%. Dopo il brivido nel ripescaggio con il canadese Steen, che ci ha fatto soffrire per quel challenge vinto, è stato tutto perfetto. Grazie anche a Enrique Valdes, a Carmelo Lumia e al partner Aron Caneva che gli ha fatto da partner allenandolo fino all’ultimo secondo. È una soddisfazione enorme, questo bronzo vale tantissimo”.

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